LO SPORT HA IL POTERE DI CAMBIARE IL MONDO

Nell’antichità  lo sport era un’attività che metteva a dura prova le capacità fisiche dell’atleta, un mezzo di interazione, un modo di riunire persone diverse sotto un’unica passione. Nella società moderna, lo sport rappresenta un elemento di coesione tra persone provenienti da paesi diversi, con culture, tradizioni ed usanze diverse dalle nostre. Ovviamente questo varia da sport a sport, spesso oggi  lo sport viene associato solo ed esclusivamente al calcio, ad una palla, a dei personaggi sopravvalutati e stra-pagati. L’idea di atleta è ben diversa dal calciatore, affonda le sue radici  nei giochi olimpici  . Le olimpiadi risalgono al 776 a. C. al vincitore delle competizioni, veniva dato l’appellativo di “olimpionico” e venivano tributati grandi onori, ma non premi in denaro. L’atleta che vinceva la gara più importante, la corsa nello stadio, dava il nome ai Giochi. La testa dei vincitori veniva cinta con ramoscelli di ulivo. Onori erano tributati inoltre agli allenatori, che si occupavano della forma fisica e del sostegno morale degli atleti. Nello svolgimento dei Giochi, grande importanza avevano i giudici di gara, il cui giudizio, equo e imparziale, era pressoché insindacabile. Gli atleti che infrangevano i regolamenti erano severamente puniti, ricorrendo all’espulsione e, nei casi gravi, a vere e proprie punizioni corporali.

Certo lo sport di oggi, con il professionismo esasperato, la specializzazione e le grandi quantità di denaro portate dalla pubblicità e dai diritti televisivi, è piuttosto diverso dalle competizioni dell’antichità, circonfuse di un’aura sacra. Gli atleti contemporanei, i campioni almeno, fanno parte integrante  dello show business, della grande industria dello spettacolo e dell’intrattenimento. E sono sempre più numerosi i trasferimenti degli sportivi dalle competizioni agonistiche al mondo del cinema, della televisione e dei media in genere.

Ma anche se lo sport viene visto come spettacolo esiste ancora oggi  l’ attività sportiva fine a se stessa. Lo sport ci trasmette grandi valori tra gli insegnamenti più utili che l’attività fisica può infondere abbiamo: la disciplina, la sopportazione della sofferenza e della fatica, l’amicizia, la tolleranza, il rispetto, il senso dello star bene e l’equilibrio della mente. Le olimpiadi sono il vero sport, ed i suoi atleti dei veri supereroi. La disciplina va intesa non come un insieme di regole fine a se stesse, ma come una serie di comportamenti che portano al raggiungimento di un equilibrio fisico e mentale, una sorta di “disciplina personale” che sta alla base dei successi.

Fare attività sportiva, in età adolescenziale (dai 14 ai 18 anni), non solo influisce positivamente sulla crescita, sulla formazione del nostro fisico, ma soprattutto favorisce una serie di processi che, in parte, possono determinare lo stato di salute della vita adulta.
Spesso si pratica sport per svagarsi e distogliere la mente dalla scuola e dai problemi.  L’età ideale per iniziare un’ attività sportiva è cinque, sei anni, quindi in contemporanea con il primo ciclo di studi, la scuola primaria.

Nel mondo, sei persone su dieci, non praticano nessuno sport.
I ragazzi sono sempre più interessati a cellulari, computer e play station (si calcola che un bambino di dieci anni trascorra davanti a TV, o computer, mediamente 2 ore e mezza al giorno).

Sono dati che fanno riflettere, le famiglie oggi sottovalutano il valore dello sport, e preferiscono abituare un bambino ad una vita sedentaria.

Lo sport, è bene precisare, non è solo un semplice passatempo, un’attività ristoratrice, ma anche un strumento di crescita. Molti forse non sanno che gran parte dei pedagoghi considera lo sport l’attività educativa per eccellenza, che permette di raggiungere la maturità con leggerezza e piacere, si riferiscono logicamente allo sport sano, non a quello malato di competizione e di protagonismo.

Bisogna  riflettere e riscoprire la fiducia nello sport, i valori che esso trasmette e insegnarli ai figli, amici o parenti  a questo proposito vogliamo concludere con una massima di Nelson Mandela…

“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. È più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni.

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Articolo redatto da:Daniele Lo Grasso, Pietro Sardo, Alessio Bottiglia

Classe IV A turismo

I.T.E.T. “G. Garibaldi” Marsala

Docente referente: prof.ssa Teresa Titone

 

 

 

 

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