“LIVORE E ASTIO, QUESTE LE SOLE RISPOSTE DI DIPASQUALE E SOCI “

“L’astio e il livore contenuto nella nota congiunta diffusa ieri sera dalle liste Dipasquale sindaco e Ragusa Grande Di Nuovo la dicono lunga sulla grettezza e sulla meschinità con cui alcuni soggetti politici intendono caratterizzare questa campagna elettorale. Giungendo sino al punto di dare vita ad attacchi personali fastidiosi e di bassa lega. Ci chiediamo: ma è questa la politica a cui li ha abituati il sindaco Nello Dipasquale? Perché reagiscono in modo quasi isterico piuttosto che cercare il confronto e la mediazione o, quando necessario, confutare con argomentazioni non offensive le tesi degli avversari? E’ la ricerca della rissa sistematica quella a cui si sta andando incontro in questi giorni di campagna elettorale? Ci dispiace per Dipasquale e chi lo sostiene. Ma noi rifuggiamo questi metodi. Non siamo d’accordo sulla politica dell’arroganza. Portiamo avanti delle riflessioni, che possono essere condivise o meno, ma certo non andiamo a spargere veleno come se fosse la medicina per curare tutti i mali”.

E’ il testo di un documento congiunto diffuso questa mattina dai coordinatori delle liste che sostengono la candidatura di Salvatore Battaglia a sindaco di Ragusa: Vito Frisina per Mpa, Gianni Battaglia per Battaglia Sindaco e Giovanni Cappuzzello per Voto Ibleo. “Le percezioni su quello che sta accadendo in questa città appartengono all’immaginario collettivo di ciascuno di noi, senza offendere chicchessia men che meno i cittadini ragusani che sono assolutamente intelligenti e che non cadono nella trappola ordita da Dipasquale e soci – aggiungono i tre – potremmo continuare a far finta di niente: ma intanto ci sono vandali che devastano una scuola, la Quasimodo; vandali che devastano la piscina comunale; il numero dei suicidi che continua a crescere drammaticamente così come quello dei disoccupati. E, ancora, le rapine a mano armata nel centro storico superiore della città. Per non parlare dell’incremento di fenomeni come il bullismo nelle classi della nostra città denunciato, proprio questa mattina stessa, da un assessore della Giunta Dipasquale. Basta questo al sindaco e ai suoi sostenitori per comprendere che non viviamo nella città felice che ci vuole propinare a tutti i costi? Chiediamo il confronto su queste tematiche. Rifuggiamo le polemiche sterili. E, soprattutto, le offese personali. La politica, quella con la P maiuscola, è un’altra cosa. E Dipasquale dovrebbe saperlo. O forse no?”.

 

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