Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
L’IMU NON E’ LA COSA PEGGIORE
18 Mag 2013 04:25
La tassa Imu sulla prima casa è sospesa fino al prossimo 16 settembre e verrà riformata entro il 31 agosto. Una notizia interessante, che darà un sospiro di sollievo a molti italiani, certamente non estendibile alle ville e alle case signorili, ai palazzi di pregio storico o artistico.
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri e, che passa ora al vaglio delle Camere, prevede lo stop al pagamento dell’imposta municipale unica anche su terreni e fabbricati rurali, su unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari e sugli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari o dagli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli Iacp –Istituto di Case Popolari.
Però, la tassa sarà deducibile e, quindi, non peserà così tanto sugli italiani. Inoltre, la nuova tassa che sarà introdotta prevederà un calcolo sul reddito delle persone . Una sorta di patrimoniale, a cui si poteva anche pensare prima delle eccessive tasse imposte ai cittadini italiani, che hanno portato questi a gesti disperati, anche se crediamo che l’Imu non sia il male maggiore, ma tutto ciò che è legato alla crescita, all’occupazione non solo giovanile.
Chi paga ,però, in prima persona questa crisi sono i cittadini a reddito fisso, il pubblico impiego, su cui la pressione fiscale ha portato ad un abbassamento della qualità della vita. Si compra poco, non si investe, si ha paura del futuro lavorativo, degli stipendi e delle pensioni, che non sappiamo se saranno garantiti. La Grecia è vicina, e lì hanno decurtato gli stipendi del 60%.
Il futuro non è roseo, e crediamo, ribadendolo, che non sia l’Imu il male peggiore !
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