Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
LICEO ARTISTICO GALILEI CAMPAILLA DI MODICA
13 Giu 2016 11:29
La senatrice del Pd Venera Padua ha partecipato questa mattina al vertice promosso dal prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi, per affrontare da vicino la delicata questione riguardante il futuro del liceo artistico Galilei Campailla di Modica dopo l’annuncio fatto dal Libero consorzio comunale di volere dismettere le sedi periferiche in locazione, circostanza che, verosimilmente, determinerebbe il ricorso ai doppi turni. All’incontro di questa mattina hanno partecipato, tra gli altri, il dirigente scolastico Sergio Carrubba, un rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale, il sindaco di Modica, un rappresentante degli insegnanti e una delegazione degli studenti e dei genitori. “Ringraziamo il prefetto per la disponibilità a convocare subito il vertice – sottolinea la senatrice Padua – nel corso del quale è stata sviscerata la complessità dell’attuale situazione. Il prefetto ha manifestato la propria intenzione di rivolgere un sollecito all’ex Provincia affinché nel corso della conferenza dei servizi già convocata per venerdì si possa trovare una soluzione. Ciò, ovviamente, in attesa che possano essere prese strade ben precise per sanare, in via definitiva, la questione. E’ vero che bisogna ridurre gli affitti e in questo senso abbiamo sollecitato la Regione affinché consenta al Libero consorzio comunale di Ragusa di sostenere gli impegni già assunti ma si dovrebbe lavorare per fare in modo che il liceo artistico possa essere dotato di una sede propria evitando di continuare a pagare affitti a vuoto. Se questo percorso fosse già stato intrapreso negli ultimi dieci anni, chissà su quante nuove sedi avremmo potuto contare”.
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