LICENZIAMENTI FACILI E PENSIONI A 67 ANNI DAL 2026

La famosa lettera d’intenti stata fatta arrivare dall’Italia all’UE. Vi si annuncia una nuova  regolazione dei licenziamenti per  motivi economici nei contratti di lavoro a tempo determinato. Questa si può considerare una vera e  propria novità; infatti, c’è un radicale cambiamento dell’articolo 18 che prevede solo il licenziamento per giusta causa.

 

Ma ci sono altre novità che cambieranno il futuro dei lavoratori italiani, tra queste quella che si andrà dal 2026 in pensione a 67 anni sia per uomini  che per donne,  un piano dismissioni per 5 miliardi l’anno in tre anni e il via libera alla delega fiscale. Questi sono i punti fondamentali della lettera che Silvio Berlusconi ha presentato.

 

E possiamo vedere che l’Italia incassa un primo voto di favore dall’UE  sul piano per rialzare la crescita e mettere in sicurezza i conti pubblici. Istituzioni e partner europei avvertono, però, che vigileranno sulla sua applicazione.

 

Ora il problema che il governo italiano deve affrontare sono le ire dei sindacati che  non sono per nulla d’accordo con lo stravolgimento dell’articolo 18 che ha sempre  previsto solo il licenziamento per giusta causa.

 

Ora invece secondo le nuove direttive del governo italiano, per maggio 2012 i  licenziamenti saranno più facili, infatti l’esecutivo approverà una riforma di legislazione del lavoro funzionale alle esigenze dell’impresa, anche addirittura attraverso una regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato.

 

La situazione sembra tesa con i sindacati che non vogliono mollare la presa e annunciano uno  sciopero generale se le cose non cambieranno.

Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. 

 

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