“LIBIA 1911-2011: GLI ITALIANI DA COLONIZZATORI A PROFUGHI”

Un  sabato letterario che tocca ancora una volta la storia e anche l’attualità quello in programma sabato 5 novembre, alle ore 17,30, al Palazzo della Cultura, organizzato dal Caffè Letterario Quasimodo di Modica. L’appuntamento culturale sarà dedicato al volume del vittoriese Luca Marchi, dal titolo “Libia 1911-2011, gli italiani da colonizzatori a profughi”, che è il frutto di una lunga e appassionata ricerca di documenti che ci parlano soprattutto dell’esodo degli italiani dalla Libia. La serata sarà caratterizzata, in apertura,dalla proiezione di un Video documentativo,  da  letture di Emanuele Nicosia e  interpretazione scenica con commento musicale di Marina Zago al violino e Marco Cascone alla fisarmonica, mentre il “Duo Paganitango”, composto da Daniela Ricca e dal Direttore artistico del Caffè Quasimodo, Lino Gatto, intervallerà  le varie fasi dell’ appuntamento che si preannuncia ricco e coinvolgente.

A illustrare il libro  sarà la prof.ssa Alessandra Kersevan, ricercatrice storica del Friuli, che da anni si dedica allo studio della storia del Novecento delle terre del confine orientale e che è coordinatrice della collana “Resistenzastorica” delle edizioni Kappa VU. Alla serata saranno presenti anche il sindaco di Vittoria Nicosia e l’assessore alla Pubblica Istruzione di Ragusa Suizzo.

Questo quarto appuntamento della stagione – afferma Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo, si preannuncia di grande interesse sia perché l’autore ci porta a riflettere su temi storici che toccano anche  l’attualità, sia perché  ci mette a contatto con documenti, ancora inediti, che ci testimoniano la vicenda dei campi siciliani per i profughi dalla Libia, vicenda che viene inserita in tutto il contesto della storia del colonialismo italiano e delle conquista della cosiddetta ‘quarta sponda’, con l’opportuna citazione degli studi più importanti di questi ultimi anni, primi fra tutti quelli del prof. Angelo Del Boca. L’autore ha condotte minuziose ricerche archivistiche ed ha scoperto nel fondo archivistico della Prefettura di ragusa una pagina inedita del grande dramma della decolonizzazione”. Sicuramente un appuntamento da non peredere! 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it