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LIBERI CONSORZI: “TAVOLA ROTONDA” TRA I SINDACI DI ISPICA, MODICA, POZZALLO E SCICLI.
31 Mag 2014 17:07
Si è tenuto questa mattina presso l’aula magna della sede della Fondazione Grimaldi a Modica, La “TAVOLA ROTONDA” tra i Sindaci dei comuni di Ispica, Modica, Pozzallo e Scicli, promossa ed organizzata dall’A.L.C.S.E., che si propone lo scopo di dare vita ad un dibattito pro istituzione del Libero Consorzio denominato “ Val di Noto” che vedrebbe l’aggregazione dei comuni del comprensorio Modicano con quelli a sud della ex Provincia di Siracusa, cioè Noto, Palazzolo Acreide, Rosolini, Avola, Pachino, Portopalo di Capo Passero e l’ “UNIONE DEI COMUNI DEGLI IBLEI” : Cassaro,Buscemi,Buccheri,Ferla ed altri.
Oltre ai Sindaci menzionati hanno partecipato il Consigliere Comunale Enzo Giannone da Scicli, l’Associazione 1° maggio di Scicli, il Presidente del Consiglio Comunale di Modica, alcuni consiglieri di Modica, la D.ssa Tiziana Scuto, Presidente dell’Associazione Santa Maria del Focallo Marina Marza.
La tavola rotonda è stata presieduta dal Sen. Pietro Ferrara, Presidente dell’A.L.C.S.E.
I Sindaci di Pozzallo, Luigi Ammatuna, quello di Scicli Franco Susino e l’Assessore ai servizi sociali del Comune di Ispica in rappresentanza del Sindaco Piero Rustico, seppur avendo un orientamento che va verso l’allargamento dell’attuale Consorzio, istituito con la legge regionale, ponendo alla base della loro argomentazione l’opportunità di costruire un ente di area vasta perché darebbe più forza contrattuale in sede di programmazione economica – sociale, li renderebbe più competitivi nel rapporto con le città metropolitane. I Sindaci hanno manifestato la loro apertura sulle riflessioni del Prof. Uccio Barone, del Sindaco di Modica e di altri rappresentanti dell’Associazione sulla necessità e l’obbligo di informare e coinvolgere le parti sociali e la cittadinanza tutta sul significato e l’opportunità che la legge di abolizione delle Province offre.
Questo, proprio per assecondare lo spirito della legge di riforma, che tra tutte le storture, incognite ed incertezze ha generato. Oggi la legge consente, per la prima volta nella storia, al popolo la possibilità di scegliere i propri confini amministrativi, racchiudendo in essi i propri interessi economici, storico-culturali, enogastronomici, aggregando nuove realtà, prima divise da confini calati dall’alto, ora uniti attraverso lo strumento consentito dalla nuova L. R. 8/2014 e dal referendum popolare.
Altra argomentazione a sostegno della creazione di una nuova entità è stata quella introdotta dal Sindaco di Modica, che invitando tutti a superare le paure di andare verso il “NUOVO”, pensando invece ad una struttura amministrativa, non più ancorata ai tradizionali modelli, che oramai non garantivano un sistema rilevatosi fallimentare, ma più flessibile e legato alle singole realtà territoriali. Pari dignità,dunque, tra i comuni consorziati, anche nella gestione del Nuovo Ente che dovrà essere snello, leggero e non appesantito da un apparato burocratico tradizionale. Non ci saranno più capoluoghi di provincia, ma Comuni ,grandi o piccoli che siano , semplicemente coordinati , con pari dignità , dal Comune avente popolazione più numerosa .
Il Sen. Pietro Ferrara, nell’ambito dell’apertura dei lavori, ha puntato il dito sul rischio di trovarci con la soppressione dei soli consigli Provinciali lasciando intatto l’impianto burocratico preesistente. Si incarna così il gattopardismo noto a tutti noi, cioè cambiare tutto per non cambiare niente. Invece, sostiene il Presidente dell’Associazione, bisogna muoversi affinché la legge raggiunga il suo scopo e cioè quello di attuare la riforma con la creazione dei “LIBERI CONSORZI” tra Comuni e non lasciare che i “Liberi Comuni” già istituiti dall’articolo 1 della L.R. 8/2014 , che ricalcano le 9 soppresse province , continuino a perpetrare ciò che hanno sempre fatto , da più di un secolo a questa parte.
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