LETTERA DI UNO DEI PIU’ GRANDI RAGUSANI NEL MONDO

Carissimo Sebastiano,

Sono appena rientrato in sede ieri sera  e, … guarda caso, … oggi nel pomeriggio ho trovato due tue note sullo stesso tema con una richiesta che non é molto facile adempiere …!!!  

Quale  diffícile destino é il mio quando penso che da semplice … buongustaio debbo trasformarmi in un …- gastrónomo cosí competente al punto da poter descrivere piatti, usanze e costumi gastronomici della collettivitá ragusana in Venezuela o in Caracas … durante la festivitá del Santo Natale ….!!!!! 

Risulta semplice da proporre questo incarico peró difficile da eseguire: la difficoltá non é creata solamente dalla mia povera competenza gastronómica, piuttosto dipende dal variopinto elenco di piatti che vengono presentati sulle nostre tavole, piatti che moltissime volte non hanno niente da spartire con le tradizioni siciliane. Perché tutto ció? Siamo forse cosí cambiati al punto che  giá non rispettiamo le nostre belle tradizioni quando ci sediamo a tavola???? Macché …!! C´é di mezzo che quando sediamo a tavola e ci guardiamo in faccia la notte di Natale sembra assistere a una seduta ufficiale delle …. Nazioni Unite …!!!

La moglie potrebbe essere italiana, peró non siciliana, o potrebbe essere venezuelana o figlia di qualche emigrante proveniente da paesi europei o sudamericani  o da un isola dei Caraibi ….!!!! I figli o le figlie, a parte di aver assorbito usanze locali perché nati o nate in Venezuela,  potrebbero aver sposato discendenti di immigranti provenienti da qualsiasi parte del mondo. Per non prolungare questa descrizione, ti faccio un semplice esempio cha succederá a casa mia la notte del 24, occasione nella quale  saremo circa 30 persone per la cena di Natale in attesa dell´arrivo del Bimbo Gesú. Mia figlia Alessandra (che tu conosci) nata da madre marchigiana e da padre siciliano (… ragusano …!!) é nata e cresciuta in Venezuala, risiede in USA ed ha sposato un norteamericano nato da padre cubano e madre … tedesca ….!!!!! Cosa ne pensi di questo crogiulo di razze???? A casa ci sará anche un giovanotto nato da padre e madre veronesi, peró residente a Madrid, sposato con una bella ragazza nata in Venezuela da genitori provenienti dalla Galizia (Spagna) …che saranno anche loro presenti …!!!!

Quindi, cosa descriverti dei piatti che consumeremo in occasione delle ricorrenze natalizie? C´é di tutto ..!! Dei cari amici di Bagheria usano portarmi a casa (in riconoscenza di qualche consiglio medico …) lo sfincione, che é una spessa pizza con abbondante olio e a base di cipolla ..!! ( Mi dura quasi una settimana perché a molti non … píace perché c´é troppo olio …!!). Una delle invítate, questa volta ragusana, porterá scacce ragusane ( … finalmente ..!!) e una deliziosa caponatina: le prime si consumeranno come antipasto, la seconda come contorno al agnello al forno che si alterna con uno squisito tacchino ripieno senza osso. Peró questo secondo piatto sará preceduto da tortellini in brodo con ripieno di carne fatti in casa, in onore a una commensale dell´Emilia Romagna sposata con un ….Siciliano …!!!  Gli amici abbruzzesi che partecipano alla cena arriveranno con dei grossi fagotti che contengono olive ripiene (senza osso) e calcionetti (dolci di cui vado matto …!!). Evidentemente, panettoni, torroni (italiani e spagnoli), cannoli ripieni di ricotta, noci, nocciole e dolciumi vari abbondano.

Non saprei essere piú prolífico nella descrizione dei piatti. Dimenticavo dirti che il tutto sará abbondantemente annaffiato (di questo me ne occupo personalmente) da un delizioso prosecco, un vino siciliano e qualche liquorino per le signore che insinuano che non digeriscono molto bene dovuto all´eccesso di cibi ingeriti …!!

Per il pranzo del 25, giorno di Natale, mi trasferisco in un ambiente completamente diferente perché pranzo con i miei cognati e nipoti da parte di mia moglie, che sono tutti venezuelani …!!! Un altro mondo … specialmente perché mio cognato (psicólogo clínico) gode spacciarsi da gran cuoco ..!!! .. Povero me ..!! A tavola l´immancabile ayaca, piatto típico venezuelano che non oso descrivere, anche se ho partecipato nella sua complicata confezione. Consta di una massa a base di farina di maíz, ripiena di differenti tipi di carne, olive, uva passita, peperone, cipolla …. e chi piú ne ha … piú ne mette, il tutto avvolto in foglie di alberi di banana e legati con uno spago sino a farne un fagottino. Un venezuelano senza ayaca a tavola a Natale é un individuo … morto …!! É cosí completa in ingredienti che puó costituire un piatto único. Anche se non ne vado matto, la consumo con certo piacere. Questo piatto sará accompañato da un arrosto di vitello, con una insalata di verdure crude e carne di gallina lessa , condita con agrodolce (non mi azzardo a descriverne i particolari …). Accopañeró questo scritto con foto della famigerata ayaca, della quale i ragusani rimpatriati ne sanno qualcosa e, a volte, ne rimpiangono le bontá …!!!

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