È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LETTERA APERTA AL SINDACO DI MODICA DA GIORGIO IABICHELLA
27 Mag 2011 21:29
La storia di Chiara Modica, la ragazzina di 14 anni studentessa dell’istituto Archimede di Modica, travolta in un incidente mortale da un bus Ast il 5 maggio scorso, è stata dimenticata. Né una giornata di lutto cittadino, né alcun provvedimento che potesse tutelare la famiglia, che già aveva visto la figlia vittima di un altro grave incidente poco tempo prima, e che aveva causato alla ragazza il ricovero in rianimazione.
Giorgio Iabichella, Segretario provinciale dell’Intesa Sindacato Autonomo, vuole far sentire il suo disappunto con una lettera aperta al sindaco, contro qualsiasi forma di indifferenza da parte delle autorità civili.
“Una ragazzina di 14 anni è morta per concause ancora da chiarire -scrive Iabichella – sicuramente da attribuire anche alla scarsissima vigilanza e all’inesistente gestione della viabilità, in una zona affollatissima come quella della cittadella degli studi. Nessuno ha ancora mosso un dito per comprendere e dare delle risposte alla famiglia di Chiara. Il comandante della Polizia Municipale, anch’esso indisposto a incontrare i cittadini dell’ISA, non ha aperto bocca, né alzato un dito per compiere delle modifiche immediate al piano del traffico in quella zona.
Il Primo Cittadino non ha speso una parola, pubblicamente, per la tragedia accaduta a Chiara Modica, nessuna giornata di lutto cittadino proclamata, non un’ intervento teso a tranquillizzare le famiglie delle migliaia di giovani centauri modicani, che ogni giorno circolano nella zona della disgrazia.
Caro Signor Sindaco, ma si rende conto della gravità dei Suoi inadempimenti Istituzionali?
Per amministrare una città, – aggiunge il Segretario provinciale ISA – si deve uscire dal Palazzo, non solo quando si devono ritirare le «medaglie», ma soprattutto quando si devono comprendere quali siano i reali problemi che vivono i cittadini. Bisogna aprire la porta a chi vuole farsi portatore dei problemi reali della città e Lei, Signor Sindaco, la apre solo a pochi eletti.
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