LETTERA APERTA A PAPA FRANCESCO

Carissimo Francesco … buongiorno!

Chi scrive è la mamma di Marco e Stefano Maiorana scomparso il 3 agosto 2007, insieme al padre Antonio, da un cantiere edile che trovavasi ad Isola delle Femmine (PA).

Si parlò subito di lupara bianca e vane sono state a tutt’oggi le ricerche per approdare la Verità in ordine a ciò che è accaduto ai miei congiunti; piuttosto, le indagini hanno prodotto ben due momenti di archiviazione anche se gli spunti per non fermarsi ci sono e puntualmente vengono evidenziati dal mio legale.

Al dramma iniziale si aggiunge la perdita dell’altro mio Figlio Marco, più piccolo di Stefano di circa 13 mesi, che – a detta degli inquirenti – è stato talmente provato, dalla scomparsa del fratello e del padre, tanto d’aver scelto di togliersi la vita lasciandosi cadere dal balcone della casa dei nonni paterni il giorno 6 gennaio 2009.

PERDERE I MIEI FIGLI HA SIGNIFICATO, PER ME, PERDERE TUTTO.

Ho lottato come una leonessa, dal 3 agosto 2007 al 6 gennaio 2009, per conoscere ciò che realmente è accaduto a mio Figlio Stefano ed al padre Antonio…ma, quando ho perso anche l’altro mio Figlio ho sentito che qualcosa in me si frantumava irrimediabilmente : non riuscivo più a riconoscermi, ero polverizzata, la mia persona era diventata eterea ed impalpabile come fossi morta anch’io.

La vicinanza di Padre Matteo La Grua, fondatore del Rinnovamento dello Spirito a Palermo, mi ha sostenuta in questa prova estrema laddove faccio un cammino di Fede da tempo immemore.

Ricordo ancora le Sue parole quando lo rincontrai – a seguito della dipartita del mio adorato Marco e del mistero sulla scomparsa del mio adorato Stefano – con uno stato d’animo che mi suggeriva di rifugiarmi per sempre presso un convento :

“Figlia mia … devi essere fiera se il buon Dio Ti ha scelta per superare anche questa prova vedendo la tua fede di roccia. Da oggi non sarai soltanto la mamma di Stefano e Marco, sarai la mamma di tutti”.

Qui, a Palermo, lo hanno battezzato il “Consolatore” e posso testimoniare quanto sostegno abbia dato alle svariate persone che si sono rivolte a Lui per mille e mille problemi.

La presenza di Padre La Grua è stata significativa per me tant’è che ho ripreso la mia energia del fare, del dare senza chiedere nulla … così come ho insegnato ai miei meravigliosi Figli che ho educato ai principi cristiani tant’è che, coinvolgendoli sin dalla tenera età in azioni di volontariato, un giorno Marco esordì dicendo : “ Mamma ! … perchè non facciamo la Ditta regali d’Amore ?”

Non ci siamo più fermati ed oggi il mio impegno mi vede sempre in prima linea : siamo SteMaRoss, i miei Figli in me per gli Altri.

Quanto Dolore, quanti drammi giorno dopo giorno in questa Terra di Sicilia che da “ombelico del Mondo” è diventata “buco nero”?!

Papà Francesco, ho perso anche i miei genitori e voglio rivolgermi a Te proprio come una figlia si rivolge al proprio padre ed in tal senso voglio chiederTi a nome della mia famiglia d’origine e di tutta la famiglia siciliana di concederci una Tua visita in questa Terra martoriata dal male che produce troppo…troppo dolore, troppi morti, troppe vittime…

Il Riscatto della mia amatissima Sicilia m’impone di operare per annichilire la mafia, la delinquenza, il malaffare e quant’altro ha concorso nella scomparsa dei miei cari.

Non sacrificherò due Figli meravigliosi invano, Ti chiedo con il cuore in mano di aiutarci a cambiare questa Terra; Ti chiediamo di raggiungerci nel cuore di Sicilia, a Caltanissetta, per invitare tutte le cellule sane di Sicilia a raggiungerTi in un luogo umile e semplice come Tu sei…fra alberi d’ulivo, fra campi di grano, li dove la Sicilia è ancora Natura come Dio l’ha fatta.

Sarà bellissimo ritrovarci insieme per lanciare il messaggio più grande a coloro che ancora preferiscono percorrere le vie del male: “PENTITEVI, consegnate la Verità a Noi tutti e liberate la Sicilia dall’omertà. Anche voi avete dei figli che non meritano di continuare a vivere con le esistenze cariche d’incertezze testamentarie, anche voi avete dei figli che meritano FUTURO.”

Tanto Dolore dev’essere trasformato in Valore!

Papà Francesco, la liberiamo la Sicilia? La liberiamo per restituirla al Mondo quale nuovo modello di civiltà nella PACE E FRATELLANZA TRA I POPOLI !?

Continuo a lottare e vivo per quest’impegno che, comunque, avevo preso con i miei Figli già quando avevano una tenerissima età.

Che aggiungere ancora? Tu leggi il mio cuore in queste poche righe e son certa sei già andato oltre.

La Cara Amica, Rosanna Bocchieri, domani consegnerà questa mia breve al Tuo segretario e da quel momento ogni qualvolta che squillerà il mio telefono sobbalzerò al pensiero che ci possa essere Tu – Padre Santo – all’altro capo del “filo”.

Ti abbraccio in Cristo

Rossella Accardo

Info.3925757054

A.D. 14 Gennaio 2014

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