Caro Direttore,
Solo due volte i miei articoli hanno suscitato commenti negativi e attacchi personali , quando ho parlato della nascita della provincia di Ragusa, rifacendomi ai ricordi di persone che non ci sono più, e quando ho scritto la recensione dei due libri di Lilli Gruber. Evidentemente ci sono temi che, nonostante il trascorrere di decenni sono sempre temi sensibili, che suscitano reazioni di aggressività in chi non condivide il pensiero di chi scrive.
Anzitutto io ho molto rispetto per i lettori di Ragusa Oggi come per i lettori di qualsiasi cosa abbia scritto da alcuni decenni a questa parte e non mi permetterei mai di trattarli come persone a cui si può raccontare qualsiasi cosa. Prima di scrivere una pagina mi documento seriamente e se parlo di un libro, anche di 500 pagine, l’ho letto tutto attentamente.
Ma un articolo deve per forza di cose essere sintetico e la sintesi non è approssimazione nè superficialità. Si possono dire cose esatte in pochissime parole. Altrimenti non si scrive per un giornale : si scrivono trattati. E’ penoso leggere articoli scritti da persone coltissime che si dilungano usando un linguaggio pressocchè incomprensibile. In tal caso si scrive per se stessi e non per i lettori.
Quando ho parlato della nascita della provincia di Ragusa sono stata accusata di aver scritto l’articolo per rinfocolare antiche rivalità. Le rivalità erano accennate scherzosamente nella parte finale del mio scritto come appartenenti al passato, e invece ho dovuto costatare che nei 22 commenti la rivalità era ancora viva e presente. Leggiamo negli altri ciò che è dentro di noi.
L’articolo sulla Gruber ha suscitato reazioni offensive per la mia persona a cui ho già risposto nel sesto commento. Vorrei aggiungere che è facile dire tutto falso e sbagliato quello che è stato scritto e insultare una persona che non si conosce, io suggerirei un altro metodo, che non è certo quello a cui ci ha abituato internet coi suoi mi piace o gli insulti gratuiti. Suggerirei a chi non è d’accordo di contestare punto per punto adducendo i motivi del dissenso e citando le fonti che permettono di affermare una cosa diversa da quella di chi ha scritto l’articolo. O meglio ancora suggerirei di rispondere con un altro articolo.
Solo così si può fare qualcosa di costruttivo.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
Auguri di Buon Anno.
Laura Barone