L’ETNA PERICOLOSO PER FONTANAROSSA, BELLUARDO: “IN CASO DI EMERGENZA SOLO L’AEROPORTO DI COMISO POTREBBE RAPPRESENTARE UN’ ANCORA DI SALVEZZA”

 

E’ il Presidente del Comitato Modica Alta Nino Belluardo a spiegare le motivazioni che dovrebbero spingere tutti a battersi per l’immediata apertura dell’Aeroporto di Comiso.

L’Aeroporto di Catania, dice, è collocato ai piedi dell’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa, sempre attivo e sempre a rischio: “Il racconto di Plinio il Giovane – ha affermato Belluardo – sull’eruzione del 79 d.C. con la distruzione di Pompei ed Ercolano, ai piedi del Vesuvio, dovrebbe indurre a riflessioni le forze politiche, sociali, culturali e i movimenti della Sicilia. La capacità distruttiva dell’Etna e il potenziale rischio per l’aeroporto di Catania, di restare fuori uso per lungo tempo, dovrebbe mettere in campo la Protezione civile regionale e nazionale.”

Come non citare infatti il 1669, anno in cui, in una delle sue eruzioni più distruttive, la lava del vulcano etneo raggiunse e distrusse parte delle città di Catania, Nicolosi ,Trecastagni,  Pedara,  Mascalucia e Gravina. Da ricordare anche le eruzioni del 1971, 1981, 1892 e del 1983, oltre che per la durata di 131 giorni, per i cento milioni di metri cubi di magma riversati fuori dal cratere che distrussero impianti sportivi, funivia dell’Etna e strade di comunicazione.  E ancora Il 14 dicembre del 1991 quando si registrò  la più lunga eruzione del XX secolo durata oltre un anno con alternanza di fumi, cenere e lava.

Solo con l’eruzione del 2001 e del 4 settembre del 2007, con l’intervento di grandi ruspe ed escavatori, si comprese l’importanza  della Protezione civile: “Il più insidioso vulcano attivo d’Europa alto 3350 metri  è – conclude Nino Belluardo –   un reale pericolo per Fontanarossa. Quante volte infatti  assistiamo a  improvvisi  black out alle operazioni di volo, per le frequenti emissione di cenere? Quante volte le compagnie aeree hanno minacciato l’abbandono di Catania per la cenere che danneggia i motori ?   La battaglia per l’aeroporto di Comiso,  per la sicurezza delle popolazioni, dovrebbe essere sostenuta dalla  Protezione civile regionale,  dal Sindaco di Catania e dai Comuni della Sicilia del centro e sud-orientale. In caso di emergenza, solo l’aeroporto di Comiso potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza.”

 

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