L’ETERNA INCOMPIUTA… E IO PAGO

Avete presente il film ’47 morto che parla’ in cui Totò si chiede “com’è possibile che s’è bruciato l’arrosto” e alla fine imprecando esclama “…e io pago” ?

Sulla pista di pattinaggio di Viale Colajanni è un po la stessa cosa solo che a bruciarsi non è stato l’arrosto ma quasi 230000 mila euro di soldi pubblici. I lavori, che inizialmente sono stati appaltati e consegnati alla ditta Fazzi di Enna, si sono poi bloccati. Adesso, come se non bastasse,  per concludere e ultimare l’opera servono altri soldi.

Entrando nella struttura  l’incuria e un paio di siringhe ci accolgono facendoci capire il livello di abbandono della pista di pattinaggio. La vegetazione attorno e dentro la pista cresce rigogliosa, mentre la costruzione che avrebbe dovuto ospitare gli spogliatoi è diventata una tela in cui i giovani writers hanno lasciato i loro graffiti. E’ un insulto vedere un’area potenzialmente utile alla città lasciata a se stessa.

Eppure nel programma elettorale, datato 16 maggio 2013 che questa amministrazione ha proposto agli elettori, al punto “Salute, Benessere e Sport”  compare la volontà di riqualificare l’area ma ad oggi non sappiamo  come e quando il sito possa essere recuperato o magari destinato ad altro uso.

Sia chiaro che l’amministrazione Piccitto ha ereditato questa situazione dal precedente governo, ma ciò non necessariamente debba servire da giustificazione ad una situazione che si prolunga e proclama da tempo. Infatti in questi anni la pista di pattinaggio è stata oggetto di propaganda elettorale senza che poi alla fine si concludesse realmente qualcosa. Sarà pure una situazione ‘ereditata’ ma è questa amministrazione che oggi deve dare risposte ai contribuenti. In che modo la Giunta Piccitto intende recuperare e valorizzare la pista di pattinaggio di Viale Colajanni ?

In attesa dei fatti, io pago. Anzi noi paghiamo.

 

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