L’ESTATE A POZZALLO TRA PREGI E DIFETTI

L’estate è andata. Lasciandosi dietro i problemi di sempre. Ora però, tempo scaduto, occorre imboccare nuovi percorsi gestionali della cosa pubblica. Rompendo con la politica dell’apparire e mettendo mano alle cose da fare. Aldilà di giustificazioni stantie e cavilli burocratici che non convincono più nessuno. Proteste e lamenti di turisti e residenti vanno raccolti con spirito costruttivo e trasformati in risposte concrete. “Stucchevole – sbottano alcuni cittadini – la tiritera delle casse vuote del Comune, anche quando c’è da riparare il riparabile, con piccoli interventi dal costo insignificante” E, per dare seguito alla lamentela, alcuni di loro hanno avviato, proprio in questi giorni, una iniziativa provocatoria: la raccolta di contributi volontari per sistemare un paio di panchine sfregiate di piazza delle Rimembranze. Umiliante simbolo di violenza gratuita e incuria amministrativa. Volgarmente ferite da mani ignote, sembrano gridare vendetta. Con la muta e sincera solidarietà del timoniere del monumento ai caduti che veglia da anni sulla piazza centrale del paese. Protesta tacita e amara la loro, portata avanti con rumoroso ed eloquente silenzio a nome di altre coraggiose e impotenti colleghe sparse per la città. Ma qui è il caso di spezzare una lancia in favore della pubblica amministrazione. Che poco o nulla può contro gli atti vandalici. Cioè atti delinquenziali consumati da ragazzi “esuberanti”. Che hanno la tendenza a rompere e sfasciare la roba degli altri. Pubblica e privata. Per banale divertimento o magari per accumulo eccessivo di adrenalina giovanile. Di pessima qualità, naturalmente. Fatto è che, tra carenze infrastrutturali, disservizi vari e atti di inciviltà pura, l’assedio alla città è diventato grave e insostenibile. “Pozzallo – dice Seby Floridia – noto imprenditore catanese del settore sanitario, è località particolarmente attraente. Qui ho vissuto da ragazzo anni molto belli e vi torno regolarmente per le vacanze estive. La città, ahimè, soffre una naturale crisi di crescita. Il problema prioritario da risolvere, a mio avviso, è quello di creare una grande isola pedonale, servita da parcheggi periferici e bus navetta. Solo in questo modo sarà possibile decongestionare il traffico caotico del lungomare Pietrenere e risolvere anche il problema degli ambulanti abusivi che hanno rovinato una delle più belle passeggiate a mare della provincia, trasformandola in una specie di casbah”. “Sono sposato con una insegnante pozzallese – dice il palermitano Enrico – e ogni anno trascorro le ferie in questo bellissimo posto di mare. Che soffre, inutile nasconderlo, di problemi di carattere organizzativo. Da risolvere al più presto. Con interventi mirati. A cominciare dall’ottimizzazione del servizio di raccolta rifiuti, dalla meticolosa pulizia della città e delle spiagge, dalla rigorosa tutela degli arredi pubblici, dalla razionalizzazione della viabilità cittadina, dall’adeguata  selezione e programmazione degli eventi estivi, da distribuire tra giugno a settembre”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it