È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’EROSIONE DELLE SPIAGGE ANNEGA ANCHE MONTALBANO
12 Feb 2014 11:44
Affrontare il problema dell’erosione delle spiagge, compresa quella tanto cara a Montalbano, non in maniera localistica ma ad ampio raggio. Per confrontarsi su questo tema, i Circoli Legambiente Il Carrubo di Ragusa, Melograno di Modica e Sikelion di Ispica si sono recentemente riuniti per la costituzione di un gruppo di lavoro che monitori ed affronti il complesso problema, tornato recentemente sotto i riflettori della stampa locale e nazionale. E’ infatti un dato positivo che si provi a far fronte all’annoso problema dell’erosione costiera, tuttavia è altrettanto evidente che l’approccio è spesso basato su dati inadeguati, troppo limitato ed ingegneristico, poco attento agli aspetti ecologici, e le soluzioni individuate rischiano di essere una medicina peggiore del male. L’Unione Europea, nello studio “Eurosion”, fa riferimento alla “naturale resilienza” della costa, cioè alle sue proprietà ecologiche. I progettisti individuati in maniera autonoma (e non coordinata) dagli Enti Locali propongono spesso invece interventi di ingegneria “primitiva”: pennelli, barriere soffolte ed utilizzo di sabbie non autoctone. Considerando il forte impatto delle strutture, che andranno a modificare completamente il profilo e l’ecosistema costiero, e del loro costo, la loro efficacia rischia di lasciare poche speranze al nostro litorale.In diverse regioni italiane, infatti, si stanno da anni abbandonando e rimuovendo queste opere rigide che non hanno ridotto il fenomeno, anzi spesso lo hanno aggravato. Le cosiddette barriere soffolte, poi, interrompendo il naturale scambio tra il mare e la costa, provocano un grave fenomeno di ristagno dell’acqua e relativo rischio di diffusione di alghe tossiche.La nuova strategia di contrasto dell’erosione costiera deve invece basarsi sul contrasto e/o la mitigazione della cause dei fenomeni erosivi, su di una visione di pianificazione territoriale e paesaggistica, inoltre privilegiando i ripascimenti morbidi, l’attività di rimessa in circolo delle sabbie bloccate da porti e barriere già esistenti, uniti ad interventi paralleli che favoriscono il naturale apporto di sabbie autoctone e la stabilizzazione delle dune con la vegetazione. Un metodo di certo più naturale, più economico e più efficace. Strumenti utili al contrasto del fenomeno erosivo sono sicuramente il ripristino del bilancio sedimentario costiero, la creazione di spazi utili alla fisiologica dinamica costiera (ovvero liberare le spiagge dal cemento) e la salvaguardia delle dune.Ci vuole, quindi, un radicale cambiamento di strategia, che tenga maggiormente conto dei processi naturali e limiti al minimo gli interventi, che ancora una volta sembrano più pensati per progettisti, consulenti ed imprese che per risolvere realmente i problemi.
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