“L’ERA DEL PROIBIZIONISMO”

“Siamo tornati nel periodo del proibizionismo o viviamo in una realtà democratica?” E’ una domanda che mi pongo da qualche settimana a questa parte quando, cioè, sono cominciati a fioccare in provincia di Ragusa alcune ordinanze, di vario genere.” Silvio Galizia, capogruppo del PdL Sicilia al consiglio provinciale, ritiene eccessive le ordinanze repressive riguardanti la vita quotidiana e la movida estiva. “Quelle che colpiscono maggiormente l’opinione pubblica si riferiscono al divieto di somministrazione di alcolici dopo le ore 2.00 del mattino ed il divieto dopo le ore 18,00 sul lungomare a Marina di Ragusa per le biciclette. Non capisco perché siamo tornati indietro nel tempo quando il proibizionismo sfociava in ribellione e dove la massificazione, cioè un fenomeno sociale e politico, tipico della contemporaneità, caratterizzato dall’annullamento dell’individuo e della sua singolarità, nella totalità della massa come aggregato variegato e informe, non ha mai prodotto nulla di positivo.” “Ritengo – aggiunge ancora Galizia – che dobbiamo essere liberi di poter vivere la nostra vita nel migliore dei modi rispettando le norme e soprattutto rispettando il pensiero degli altri e soprattutto con educazione. Sarebbe auspicabile invece applicare bene le norme vigenti in materia di convivenza, senza avviare tutte quelle forme di limitazione della persona. Applicare le leggi vuol dire, intervenire lì dove è necessaria un’azione forte che serva da deterrente nei confronti di chi non riesce a vivere in una società civile. Quindi dico NO alle ordinanze che limitano la vita delle famiglie e di coloro i quali vogliono trascorrere pomeriggi, serate e notti in totale serenità. Dico NO a tutte quelle forme restrittive che circoscrivono la nostra personalità.” “Un bicchiere in più, nel contesto familiare non vuol dire entrare a far parte della categoria a “rischio alcool”. Per i giovani, invece, occorrerebbe – continua Galizia – aprire un dialogo che inizi dalle scuole e volto a spiegare meglio come si può vivere la “notte” senza eccessi. In questo senso anche il contesto familiare è importante per l’educazione dei nostri ragazzi”. “Spero – conclude Silvio Galizia – che in futuro si apra una finestra di dialogo con tutte le forze politiche e le associazioni che si occupano del sociale, affinché la nostra vita non venga condizionata dalle ordinanza che offendono la dignità delle persone civili e rispettose delle leggi.”     

 

 

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