Legittima o no? Il Tar di Catania entra nel merito della costituzione di Iblea Acque Spa

Giovedì prossimo si svolgerà a Catania l’udienza del Tribunale amministrativo regionale sulla costituzione di Iblea Acque Sia, la società per azioni “in house” creata dai dodici Comuni della provincia per la gestione del servizio idrico integrato. Dall’atteso verdetto dipenderà una buona parte del futuro della società. I giudici amministrativi di primo grado saranno chiamati a entrare nel merito della legittimità della scelta, avvenuta tre anni fa, di costituire la società e di farle gestire il servizio idrico nel territorio ibleo senza passare dal responso di una gara a evidenza pubblica, come ha chiesto la ricorrente Ireti Spa, impresa che nel Nord Italia gestisce già servizi idrici – e non solo – su un bacino di oltre 750mila persone.

Ireti aveva già presentato un primo ricorso al Tar di Catania contro la decisione dei comuni di avvalersi di una propria società, poi rigettato.
Un altro ricorso, stavolta al Consiglio di giustizia amministrativa, secondo grado di giudizio, ha annullato l’esito del primo. Nella decisione pubblicata il 15 gennaio scorso, i magistrati del Cga hanno scritto di “palese erroneità della decisione di primo grado, sia in punto di omesso vaglio del contenuto degli atti di giudizio, sia di mancata applicazione di orientamenti consolidati presso il giudice amministrativo in materia di legittimazione all’impugnazione di provvedimenti concernenti l’affidamento in house di servizi pubblici.”

Dopo l’udienza, il collegio dei giudici del Tar avrà sessanta giorni di tempo per pubblicare la sentenza di merito, per cui è probabile che il responso sarà reso pubblico tra giugno e i primi giorni di luglio. E’ molto probabile che l’esito dell’udienza del Tar sarà impugnato da una delle due società presso il Cga di Palermo. 

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