È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LEGAMBIENTE ALL’ARS PER SALVAGUARDARE IL MARE IBLEO
05 Ago 2011 08:00
Si è confermata particolarmente importante, secondo Legambiente Modica e Ragusa, l’audizione tenutasi il 3.8 presso la IV commissione dell’ARS a Palermo. L’incontro, tenutosi su esplicita richiesta delle due associazioni, e che è stata accolta prontamente dall’On. Ammatuna, era volta a fare chiarezza su una proposta di cave sottomarine nel mare del ragusano che, per la sua ampiezza e per la superficialità con cui è stata elaborata, rischiava di diventare un altro elemento di rischio per l’ambiente marino. Dopo l’apertura dei lavori da parte dell’On Ammatuna, Legambiente (rappresentata dai presidenti dei due circoli: l’Architetto Giorgio Cavallo ed il Biologo Antonino Duchi, nonché dal Presidente regionale Architetto Domenico Fontana) ha evidenziato tutti gli elementi critici della richiesta, con una disamina degli aspetti tecnico-scientifici e procedurali derivanti da un’attenta e puntuale lettura del materiale documentario disponibile. Sono quindi intervenuti gli enti (l’audizione ha visto la partecipazione di quasi tutte le amministrazioni interessate, con le gravi assenze dei comuni di S. Croce Camerina ed Ispica, nonchè, fatto particolarmente grave, della Provincia di Ragusa). Tutte le amministrazioni, nonché alcuni deputati regionali presenti, plaudendo all’iniziativa e ringraziando Legambiente, hanno espresso un parere negativo riguardo la proposta di concessione. Il dirigente della Assessorato al Territorio ed Ambiente della Regione non ha potuto che prendere atto della situazione e delle motivazioni tecnico scientifiche addotte da Legambiente (nonché del parere negativo dell’ARPA regionale) ed ha manifestato l’intenzione di non dare corso all’autorizzazione ad opere che, data la particolare conformazione dell’ecosistema marino ibleo, ne potrebbe produrre uno stravolgimento. Non bisogna comunque abbassare la guardia, come ha sottolineato giustamente l’On. Ammatuna, ma vigilare per verificare che la Regione neghi realmente tale autorizzazione. Legambiente, nel prendere atto positivamente del passo in avanti effettuato, ha sottolineato davanti all’intero consesso la delicatezza degli equilibri su cui si basa la formazione delle spiagge iblee, così importanti per l’ambiente ed il turismo, ed ha evidenziato come il fenomeno erosivo sia da attribuire non alla natura ma ad evidenti ed ampiamente conosciuti errori nella gestione del territorio (dighizzazione dei fiumi, cementificazione della aree dunali, opere a mare, strascico abusivo sottocosta…). I piani di ripascimento, ove strettamente necessari, non possono quindi prescindere da un intervento rivolto alla rimozione delle cause, che vede in una gestione del territorio ambientalmente sostenibile ed in una sua riqualificazione l’unica via duratura per mantenere e recuperare tali importanti ambienti. Tale ‘cambio di passo’ necessita di un coinvolgimento, oltre che degli enti formalmente interessati, della società civile, ed in primis delle associazioni ambientaliste, che possono dare un fattivo contributo, come è avvenuto questa vicenda delle cave a mare.
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