È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LE VIE DI IBLA STRACOLME DI FEDELI CHE HANNO RESO ONORI AL PATRONO
31 Mag 2010 19:27
La festa della tradizione. E insieme dell’innovazione. Una festa che ha raccolto attorno al glorioso patrono di Ragusa decine di migliaia di fedeli e di ferventi sostenitori del santo martire che non hanno voluto mancare all’appuntamento clou delle celebrazioni per rendere onori a San Giorgio. Ieri sera Ibla è stata invasa letteralmente da una fiumana di gente (ripetuta, secondo le stime delle forze dell’ordine, la performance dello scorso anno con circa quarantamila presenze) che dapprima ha assistito alla solenne funzione presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, e poi, dopo l’uscita dal Duomo del simulacro del santo martire e dell’Arca Santa, ha voluto partecipare alla processione. Ad aprire il corteo i tamburi di Bucchieri, quindi i rappresentanti delle confraternite di Ibla con le vesti d’ordinanza, a seguire il parroco del Duomo, don Pietro Floridia, e quindi i vertici delle istituzioni locali. Ieri, alla processione, hanno presenziato il prefetto di Ragusa, Francesca Cannizzo, con il questore Filippo Barboso, il presidente della Provincia, Franco Antoci, assieme all’assessore provinciale Giuseppe Cilia, il presidente del Consiglio provinciale, Giovanni Occhipinti, il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, assieme all’assessore Michele Tasca, il presidente del Consiglio comunale, Titì La Rosa. Tra i rappresentanti delle forze dell’ordine, il comandante dell’Arma dei Carabinieri, Nicodemo Macrì, e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Fallica. Più volte, durante la processione, intonato dai portatori, che ieri hanno indossato le classiche magliette bianco e rosse che riprendono i colori caratteristici associati a San Giorgio, è risuonato il grido “Truonu viva” che è un’enunciazione tesa ad esaltare le qualità del patrono. Tra i momenti più suggestivi della processione di ieri sera, la sosta ai Giardini iblei, dove è stato dato vita ad un inedito spettacolo pirotecnico, mentre alla chiesa Anime sante del Purgatorio la sosta è stata caratterizzata dalla recita dei Vespri, alla presenza del parroco della chiesa di piazza della Repubblica Gino Scrofani. Lungo tutto il tracciato della processione, numerosi i fedeli che, dai balconi delle proprie abitazioni, hanno omaggiato il santo martire con il lancio di petali di rosa. All’arrivo in piazza Duomo, la processione si è fermata in attesa e il pubblico ha avuto modo di assistere allo spettacolo, curato da Studio Pizzo eventi, tenutosi sul sagrato, con il prospetto del Duomo illuminato in mille modi diversi, che ha riproposto l’eterna lotta tra il bene e il male, idealizzandola con le figure di San Giorgio e del drago, quest’ultimo perito sotto i tremendi colpi del cavaliere che, nonostante le tentazioni, diventa cristiano e non rinnega la Chiesa. Lo spettacolo si è animato con numerose invenzioni narrative, non ultima la presenza del diavolo, in veste di donna, che ha tentato San Giorgio e con tutte le macchine di scena che hanno consentito di proporre uno spettacolo molto apprezzato, non ultimo il lancio vincolato di un angelo dal campanile del Duomo sino alla sommità del sagrato. Uno spettacolo che ha meritato gli applausi del pubblico che assiepava la piazza in ogni ordine di posto. A conclusione, si è tenuto il fantasmagorico spettacolo piromusicale dei fratelli Vaccalluzzo che ha chiuso la settimana di celebrazioni. “Una settimana – affermano i componenti dell’associazione San Giorgio martire – ricca di eventi e culminata in tre giorni, da venerdì a ieri, che hanno fatto rivivere i fasti di un tempo della tradizione celebrativa dedicata al santo martire. Tutto ciò grazie anche alla collaborazione di quanti hanno creduto nel nostro progetto di far rivivere le tradizioni di un culto che affonda le radici nella notte dei tempi. Le migliaia di presenze di fedeli e la soddisfazione espressa dagli stessi rispetto alle tante iniziative avviate ci confortano sul fatto che quella intrapresa è la strada giusta”.
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