È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LE STRANE ANOMALIE DEL PIANO D’AMBITO DELLA SRR DI RAGUSA
08 Nov 2014 08:11
La Regione Siciliana per anni ha dormito di fronte alla gestione dei rifiuti tanto che a quattro anni dalla promulgazione della legge di riforma del sistema rifiuti, legge 9 del 2010, tutto è rimasto come prima, anzi la situazione è di molto peggiorata.
La discarica di Tirreno Ambiente è stata chiusa, e a breve lo potrebbe essere anche quella di Motta Santa Anastasia, dove conferiscono la maggioranza dei comuni iblei.
Il rischio grave è quello di vedere anche da noi i rifiuti per strada, come peraltro accade già in provincia di Messina. Se non s’interviene in modo serio tramite la raccolta differenziata“spinta” o entro un anno la capacità delle discariche siciliane sarà esaurita ed allora sarà il disastro.
In questa situazione cosa fa la SRR di Ragusa ?
Invece di concentrare le proprie energie per aprire l’impianto di compostaggio di Ragusa, che accogliendo la sostanza organica ridurrebbe la pressione sulle discariche, punta tutta la sua attenzione al bando di gara per il piano d’ambito.
Tutto ciò al solo fine di impedire la decadenza del presidente e dei componenti la SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti). Un bando con molti lati oscuri: “TROPPI”.
Tempi di gara assolutamente ristretti: 25 giorni del tutto insufficienti per fare un lavoro serio come sarebbe necessario e come hanno diritto i cittadini di questa provincia.
Cosa ancor più stupefacente è sempre il solito approccio emergenziale.
A causa della solita ormai “emergenza”, sempre quella, si aggiudica l’appalto, non attraverso l’offerta economicamente più vantaggiosa, come si è fatto al comune di Ragusa eindividuando la progettazione migliore, ma “al massimo ribasso”.
Un sistema di aggiudicazione che ha sempre generato sempre servizi pessimi.
Non contenti, sempre a causa dell’urgenza, hanno previsto che non si verificheranno nemmeno le offerte anomale. Accadrà quindi che ci potranno essere ribassi elevatissimi che genereranno un pessimo servizio e, cosa ancor più grave, ad aggiudicazione avvenuta non si potrà più fare nulla per porvi rimedio.
Inoltre è incomprensibile il riconoscimento di un compenso appena sotto i 40.000 €; importo appena sotto il livello minimo che avrebbe “obbligato ad altre procedure d’appalto più trasparenti”.
Ancora: perché l’appalto è bandito dal comune di Vittoria e non dall’ufficio tecnico della SRR. Forse non si voleva che a gestire l’appalto fosse l’ufficio tecnico della SRR, assolutamente in grado di farlo?
Ancora: perché i livelli di accesso alla gara sono così bassi? Per la progettazione di un piano d’ambito di una SRR di 300.000 abitanti ci si saremmo aspettati un requisito di partecipazione all’altezza dell’ampiezza dell’ambito territoriale: 300.000 abitanti. Invece si è scelto come requisito quello di aver redatto piani per bacini di soli 100.000 abitanti. Addirittura riducibili a 33.000 se si è anche progettata una discarica per 33.000 abitanti e progettato un servizio di gestione rifiuti per 33.000 abitanti.
A noi di RagusAttiva e a molti cittadini sorge il sospetto di trovarsi di fronte ad una gara fatta su misura per qualcuno.
Siamo di fronte ad amministratori della SRR assolutamente incompetenti, qualcuno di loro è anche in malafede, che in un anno e mezzo non hanno combinato assolutamente nulla e che stanno attaccati alla poltrona per coprire gli imbrogli di qualche comune che non vuole pagare i suoi debiti e che in questo modo crea difficoltà agli altri comuni e alle imprese creditrici dell’ex ATO.
La cosa più dignitosa che dovrebbero fare è quello di togliere il disturbo.
Noi di RagusAttiva chiediamo perentoriamente, per il loro bene e per il bene dei cittadini della provincia, di ritirare la gara per il piano d’ambito. Bandire un’altra gara con regole più serie e, attraverso l’offerta economicamente più vantaggiosa,con le quali individuare i soggetti che possano garantire la qualità della progettazione.
Sarebbe comunque opportuno che chi di dovere andasse a controllare se nell’iter della gara non ci siano profili di illegittimità e soprattutto di illegalità.
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