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“Le scuole in Sicilia? Quasi tutte a rischio strutturale”. Le preoccupazioni della CGIL Sicilia
23 Ott 2024 13:22
Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia, ha reagito con una vena ironica, ma preoccupata, alla proposta avanzata dal Codacons di chiudere le scuole siciliane che presentano rischi strutturali. Il commento arriva dopo l’incidente nella scuola Lombardo Radice di Siracusa, dove una parte dell’intonaco del soffitto di un’aula è crollato, probabilmente a causa delle piogge intense. Rizza ha sottolineato come questa situazione non sia una novità, affermando che gran parte dei circa 4.000 edifici scolastici siciliani sono in condizioni problematiche.
Le scuole nell’isola
Le scuole dell’isola, spiega Rizza, sono afflitte da tre principali criticità: la vetustà degli edifici, molti dei quali non rispondono più agli attuali standard di sicurezza; la vulnerabilità sismica, dato che la Sicilia è una regione ad alta attività sismica, e molti edifici scolastici non sono adeguati alle normative antisismiche moderne; infine, la mancanza di manutenzione ordinaria. Solo il 70% delle scuole ha una certificazione di agibilità, e in appena il 30% degli edifici sono presenti apparecchiature che permettono di garantire condizioni ambientali adeguate per studenti e personale. Inoltre, solo il 25% degli istituti ha eliminato le barriere architettoniche.
Secondo Rizza, la responsabilità delle condizioni strutturali non può essere attribuita ai dirigenti scolastici, ma ricade sugli enti locali, proprietari delle strutture. Egli denuncia come spesso il tema delle scuole inadeguate emerga solo in seguito a incidenti, per poi essere rapidamente dimenticato. La soluzione, afferma, non è chiudere le scuole, ma investire in risorse, cosa che avviene di rado e in modo insufficiente. Anche i fondi del Pnrr, spiega, pur essendo arrivati, non vengono spesi adeguatamente a causa di burocrazia farraginosa e mancanza di personale specializzato.
Rizza conclude sottolineando come il sistema scolastico siciliano sia già fortemente penalizzato da problemi come la dispersione scolastica e la povertà educativa, e che la chiusura delle scuole rischierebbe di aggravare ulteriormente la situazione.
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