LE PIU’ SIGNIFICATIVE FESTE RELIGIOSE DI RAGUSA NEL REGISTRO DELLE EREDITA’ IMMATERIALI, LA PROPOSTA DI MARIO CHIAVOLA

Già lo scorso anno il consigliere comunale Emanuele Distefano aveva avanzato la richiesta di iscrivere la festa di San Giovanni nel registro delle Eredità immateriali della regione Sicilia e a distanza di appena nove mesi la medesima proposta arriva da Mario Chiavola, presidente dell’associazione Ragusa in movimento e dirigente provinciale de La Destra.

“Ci chiediamo perché, ancora oggi – spiega – nessuno si sia preso la briga di segnalare le splendide feste religiose della nostra città, come nel caso della festa di San Giorgio tuttora in fase di svolgimento a Ragusa, nel registro delle Eredità immateriali della Regione Sicilia”.

Secondo Chiavola è una mancanza antica a cui occorre porre rimedio poiché il registro, composto da tre libri, ne prevede appunto uno dedicato alle celebrazioni in cui sono iscritti i riti, le feste e le manifestazioni popolari associati alla religiosità, ai cicli lavorativi, all’intrattenimento e ad altri momenti significativi della vita sociale di una comunità, che sono espressione della tradizione e che ancora oggi costituiscono un momento essenziale dell’identità della comunità.

“E’ proprio il caso della festa di San Giorgio – continua il dirigente de La Destra – ma potremmo dire anche quella di San Giovanni, che riesce a mettere in luce l’appartenenza all’identità di un popolo. Ho già chiesto al deputato regionale Giorgio Assenza di trovare una strada affinché si possa arrivare all’iscrizione di queste feste della nostra città nel Registro in questione. Lo ritengo un atto doveroso per celebrazioni che affondano le radici nei secoli scorsi e che manifestano tutta la capacità di un popolo di mantenere inalterato il valore delle tradizioni”.

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