LE INIZIATIVE DELLA CONFEDERAZIONE SINDACALE NAZIONALE I.S.A. – INTESA SINDACATO AUTONOMO

 

La Confederazione Sindacale Nazionale I.S.A. – Intesa Sindacato Autonomo, nella persona del Segretario Nazionale Carmelo Cassia, registra, con ampia soddisfazione, l’importante risultato ottenuto nella continua e persistente difesa dei diritti dei lavoratori, con particolare riferimento alla situazione in cui oggi si trovano gli Operatori Socio Sanitari nella Provincia di Ragusa.

Da tempo la Confederazione è fortemente impegnata nelle iniziative volte a contrastare il modo di operare della Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa e ad evidenziarne le illegittimità, per quanto riguarda i criteri di selezione ed assunzione presso le strutture operanti nel ragusano.

È di questi giorni la decisione concordata con gli iscritti, ed estesa a tutti gli Operatori Socio Sanitari del territorio, di avviare una procedura finalizzata al ristoro del mancato guadagno e del leso diritto al collocamento lavorativo.

Poco tempo fa il Sindacato, nella persona del Segretario Nazionale Carmelo Cassia, si era già adoperato con successo per ottenere lo “sblocco” dello scorrimento, con riferimento alla graduatoria triennale O.S.S. predisposta dalla A.S.P. di Ragusa nel 2009 e a tutt’oggi utilizzata, in attesa delle nuove determinazioni in materia.

Nel corso degli ultimi anni, si è dovuto constatare che i lavoratori in graduatoria si sono visti più volte “scavalcare” in maniera del tutto illegittima e senza alcun rispetto delle proprie legittime aspettative.

Grazie ai solleciti e alle diffide inoltrate da parte di I.S.A. – Intesa Sindacato Autonomo all’Ufficio competente, è stato possibile evidenziare la scorrettezza e l’opacità di certi meccanismi di assunzione, ottenendo che venisse rispettato l’invocato scorrimento della graduatoria.

In tal modo I.S.A. – Intesa Sindacato Autonomo, unico tra le sigle sindacali operanti sul territorio, raccoglieva le numerose e vibranti proteste dei lavoratori, ingiustamente esclusi dalle previste assunzioni sebbene regolarmente inseriti tra gli aventi diritto.

Si deve precisare che la Confederazione continua nella sua battaglia per la legalità, attivandosi instancabilmente affinchè l’attività della P.A. in questione sia improntata a quei principi di trasparenza ed imparzialità, ancora oggi spesso colpevolmente “trascurati” dai funzionari preposti, ovvero dai Dirigenti e dai Commissari che si sono succeduti nel tempo in seno alla A.S.P. di Ragusa, nessuno dei quali è stato mai oggetto di comportamenti indulgenti da parte del Sindacato I.S.A., ben lontano da logiche partitocratiche o faziosità ingiustificabili.

Di recente si è rivelato necessario intervenire nuovamente, manifestando tutte le perplessità e i dubbi circa la validità della delibera n.1043 del 16.05.2013, con la quale il Commissario Straordinario presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa disponeva la revoca della precedente delibera n. 337 del 28.02.2012 e procedeva all’indizione di avviso, ex art. 49 L.R. n.15/2004, per la formazione di una nuova graduatoria triennale per gli incarichi di Operatore Socio Sanitario.

Infatti, con nota del 03.06.2013, il Sindacato contestava la legittimità della revoca e della emanazione del citato avviso pubblico, in quanto illegittimamente effettuato in applicazione del quarto comma, art. 49, L. R. n. 15/2004.

L’azienda, in modo gravemente lesivo dei diritti dei lavoratori, intendeva prevedere – come criterio di preferenza e priorità di inserimento in graduatoria – il “requisito della minore distanza tra il luogo di svolgimento dell’attività lavorativa e la propria residenza”.

La A.S.P. Ragusa, nella persona del Commissario Straordinario, in seno alla risposta data con nota n. prot. U – 0014690 del 02.07.2013 si contraddiceva vistosamente, affermando che invece, per il reperimento di altre figure professionali, non sarebbe stato richiesto – come titolo di preferenza – quello della residenza prossima al luogo di lavoro.

Raccogliendo ancora una volta le istanze e le sollecitazioni dei lavoratori, I.S.A. – Intesa Sindacato Autonomo si rivolgeva direttamente al competente Assessorato Regionale alla Salute, in persona dell’On.le Rita Borsellino, chiedendo un sollecito intervento al fine di ripristinare la legittimità e la correttezza dell’attività svolta dalla A.S.P. di Ragusa.

È con orgoglio e grande soddisfazione che, in conseguenza di tali iniziative e grazie alle insistenti rivendicazioni da parte di I.S.A. – Intesa Sindacato Autonomo, la Confederazione prende atto di quanto precisato dall’Assessorato Regionale che, nella nota del 13.02.2014, facendo proprie le segnalazioni inviate dal sindacato, “esprime perplessità in merito alle procedure adottate nella selezione pubblica O.S.S. proprio con riguardo all’introduzione, tra i requisiti specifici del bando, del criterio della residenza nella provincia di Ragusa”.

Questa è un’ulteriore vittoria nella lotta per la legalità, che la Confederazione I.S.A. conduce a fianco dei lavoratori e per il rispetto dei loro diritti. Una vittoria che ha visto sancito il suo momento più significativo nella revoca da parte dell’A.S.P. di Ragusa della delibera di approvazione della nuova graduatoria, revoca con la quale si riconosce espressamente – come fortemente segnalato da Intesa Sindacato Autonomo – di aver agito “non in linea con il dettato della normativa regionale”.

Si deve ringraziare in particolare il responsabile dell’Ufficio Legale I.S.A., avv. Guido Gaudioso, per aver fornito la necessaria assistenza ed essere stato sempre disponibile – con diligenza e professionalità – a dare le indicazioni necessarie al fine di agire nell’interesse predominante degli iscritti.

Questi ultimi sono sempre parte attiva nelle lotte sindacali poste in essere dalla Confederazione, fermamente schierati in prima linea nel difendere i loro diritti e quelli di tutti i lavoratori per un sistema davvero ispirato a uguaglianza, legalità e giustizia.

Sentiti ringraziamenti vanno rivolti anche alla deputata regionale Vanessa Ferreri eletta nella provincia di Ragusa, che ha raccolto le richieste e le sollecitazioni del Sindacato, ed è stata la prima firmataria di una interrogazione presentata presso la Commissione Regionale della Sanità, a Palermo.

La Confederazione I.S.A. oggi può orgogliosamente affermare che solo la fermezza delle sue rimostranze e diffide ha permesso di fare chiarezza sulla problematica di un sistema perverso e gravemente lesivo dei diritti di tutti gli Operatori del settore, contro il quale prosegue e continuerà instancabilmente l’azione di rivendicazione e contrasto di Intesa Sindacato Autonomo.

Per la Confederazione I.S.A. è e sarà sempre un dovere primario e imprescindibile quello di garantire la dovuta serenità ai propri iscritti e tutelare i diritti di tutti i lavoratori.

 

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