Le imprese ragusane possono investire in Bulgaria. Conferenza alla Cna

“Abbiamo presentato la Bulgaria come destinazione molto appetibile per gli imprenditori italiani e siciliani riscontrando molto interesse e partecipazione. E’ stato importante illustrare le opportunità che offre questo Paese non molto conosciuto in questa parte d’Italia”. Ad affermarlo il console onorario d’Italia per le regioni di Plovdiv, Giuseppe De Francesco, che ha animato, assieme ad altri relatori, la “Country presentation” sulla Bulgaria tenutasi giovedì sera nella sede della Cna territoriale di Ragusa in via Psaumida. Numerosi i titolari d’impresa che hanno partecipato e che hanno ascoltato con la massima attenzione i suggerimenti provenienti dai relatori. “Ci siamo spesso soffermati, nel corso dell’incontro – aggiunge De Francesco – visto che la Bulgaria offre delle opportunità vantaggiose come Paese, per quanto riguarda il sistema fiscale e la disponibilità di manodopera a costo contenuto, sulla necessità che l’imprenditore sia in possesso di un progetto valido e strutturato. E non è una cosa così scontata”. L’attenzione è stata puntata sull’agroalimentare. Ma non solo. E’ possibile investire anche in settori come quello meccanico, tessile, chimico, zootecnico. Attualmente sono un migliaio le aziende italiane operanti in Bulgaria che contribuiscono al 5% del Pil nazionale.
E’ intervenuto anche Stefan Todorov, esperto in internazionalizzazione e gestione d’impresa di una delle più importanti società di consulenza aziendale in Bulgaria, che ha parlato di “Vantaggi e ostacoli per gli investimenti in Bulgaria nel settore agricolo e agroalimentare”. “Abbiamo evidenziato – dice Todorov – le eventuali opportunità di business facendo riferimento al settore agroalimentare siciliano di cui, nel nostro Paese, occorrerebbe soprattutto portare l’esperienza. La Bulgaria ha bisogno di specifico know how per poter entrare nei mercati europei in maniera competitiva, soprattutto in questo ambito. La predisposizione dei terreni e il clima sono ottimi per la produzione dei prodotti agricoli; occorre solo maggiore esperienza sul fronte della commercializzazione. Abbiamo spiegato, quindi, che in Bulgaria ci sono gli spazi per gli imprenditori siciliani operanti in questo settore. Gli adempimenti di carattere burocratico non sono differenti da quelli italiani anche perché, ormai, la burocrazia ha un respiro europeo dovendo seguire le indicazioni dei regolamenti comunitari”. A intervenire anche Giuseppe Giorgianni, esperto in internazionalizzazione delle imprese, strategy advisor e business developer, con esperienze in Paesi quali Malta, Belgio, Moldavia, Tunisia, Libia e naturalmente Bulgaria. “E’ stato – dice Maurizio Scalone vicepresidente della Cna territoriale di Ragusa delegato per l’internazionalizzazione – un appuntamento molto interessante nel corso del quale abbiamo compreso quali sono le possibilità di fare business in un Paese poco conosciuto alle nostre latitudini. Anche gli incontri B2B, tenutisi alla fine dell’iniziativa, sono serviti per chiarire ulteriori dettagli rispetto alla possibilità per i nostri imprenditori di portare avanti questa interessante scommessa. Abbiamo cercato di fare il possibile per assicurare la necessaria evoluzione di un percorso che secondo noi è sostenibile e che può garantire determinate soddisfazioni agli imprenditori che si vorranno scommettere in questo ambito”.

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