È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“LE FOTO PIU’ BELLE DEI NOSTRI LETTORI”
13 Mar 2012 10:18
Per la Cinquantaduesima uscita della rubrica “Le foto più belle dei nostri lettori” pubblichiamo gli scatti che ci ha inviato il nostro Gianni Giacchi. Santa Croce Camerina è in festa per il suo Santo Patrono San Giuseppe, quindi noi dedicheremo questo spazio del giornale allo scoprire tutti i particolari di questa festività di grande valenza.
Gianni Giacchi ha immortalato la Statua di S. Giuseppe attorno al quale si sono costruite e tramandate delle leggende. L’Opera è datata 1819 e fu realizzata dal Maestro Salvatore Bagnasco, il quale era in auge in quel periodo per l’esecuzione di parecchie statue di San Giuseppe come quella di Aragona nella Chiesa del Carmine, di Canicattì nella Chiesa Dèi Purgatorio, di Casteltermini nella Chiesa di San Giuseppe, ecc.
La leggenda raccolta dal Maestro Mandarà narra di una tempesta in mare, che ha portato presso le nostre rive una cassa con all’interno la Statua del Santo. In tanti sono accorsi per recuperare questo “tesoro”, ma il peso era troppo gravoso. Quando provarono a sollevarla i ragazzi di S. Croce, la cassa con la Statua divenne leggierissima. Durante una breve sosta per rifocillarsi presso “a funtana i San Martinu”, non bevvero acqua, ma dalla fonte sgorgava dell’ottimo vino. All’arrivo in paese tutti accorsero e festeggiarono il loro Patrono.
Voglio , però, raccontarvi brevemente la leggenda che mi è stata tramandata dai miei bisnonni che narra di una nave in avaria che portava dei ceppi di legno pregiato. Sulle rive di P. Secca in tanti sono accorsi per prendere questo ceppo pesante, ma sono stati i Santacrocesi a spuntarla. Lo portarono a Salvatore Bagnasco, che quando iniziò a dare colpi per scolpirlo, si accorse che la sua mano era come guidata e pian piano si formava un volto, quello per l’appunto di S.Giuseppe.
Ringraziamo il nostro lettore Gianni Giacchi per averci donato questi scatti e vi ricordiamo che tutti voi potete inviarci le vostre foto all’indirizzo e-mail info@ragusaoggi.it.
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