Le famiglie aristocratiche di Modica. Convegno con gli esperti

Ancora un successo di pubblico per la terza giornata di studi su:“*Le famiglie aristocratiche della città di Modica: origini, sviluppo e politiche matrimoniali*”, pubblico veramente attento, competente, e assetato di conoscenza.
Molte le domande e altrettante le risposte, molti gli argomenti e altrettanto gli aneddoti curiosi sulle famiglie oggetto della serata e delle vicende che li hanno visti protagonisti della storia della Città di Modica.
Il primo intervento, molto interessante, perchè inedito alle cronache culturali modicani, è stato quella della Dr.ssa Clementina Papa, collaborata, per la parte tecnica, dal professore Di Natale, dell’Istituto professionale modicano “Principi Grimaldi”, che ovviamente ha fatto una cronistoria sia genealogica che famigliare dei Papa, corredata da altri autorevoli e simpatici interventi, sempre sulla medesima famiglia; Nino Papa, che ha meravigliato il pubblico con la biografia del proprio genitore, colorita di alcuni rapporti di lavoro, sul set di alcuni film, avuti da questo con l’attore Rock Hudson e delle avventure in Africa orientale, e Lavinia De Naro Papa con una carrellata storica e genealogica sul ramo della sua famiglia.

La Dr.ssa Papa ha strabiliato il pubblico per la sua gentile e corretta esposizione e soprattutto per quanto riportato alla luce sulle origini della sua famiglia e sul più noto dei membri: Carlo Papa, il deputato nazionale e già Sindaco di Modica.
Subito dopo ha preso la parola il già Sindaco di Santa Croce Camarina, che ha stregato letteralmente il pubblico con le vicende storiche dei Celestre di Modica e poi di Santa Croce, sopratutto di Scipione Celestre. Ha tirato un pò su la curva dell’attenzione smentendo lo “storico” sbarco del Caravaggio a Santa Croce e le sue vicissitudini in terra iblea, puntualizzato che la celebre tela della “*Madonna dei pellegrini* “, che si trova nella Chiesa madre di Santa Croce Camerina, che è di scuola caravaggesca, sarebbe una copia di una “*Madonna dei poveri* ” del Caravaggio presente a Roma, ma non del Caravaggio e questo scoperto anche a seguito di un parere anche di Federico Zeri, che ha attribuito l’opera al tedesco Martin Faber, pittore di Emden, opera documentata a Santa Croce a partire dal 1682, in occasione della visita del vescovo di Siracusa, donata alla chiesa e portata da fuori proprio dai Celestre.
Ha preso infine la parola il Dr. Cataldi che ha illustrato la genealogia e le vicende storiche e famigliari dei Lorefici, ovvero dei due o più rami esistenti, ma di cui è sopravvissuto oggi uno solo, il cui ultimo rappresentate, è l’Avv. Mario Lorefice di Modica, ultimo barone di Corulla.

E’ stato così dimostrato che le origini della famiglia risalgono al 1070 con un Gualtiero già presente a Napoli e suo figlio Giovanni che partecipò all’assedio di Gerusalemme con Goffredo di Buglione, alal testa di cento cavalieri, per arrivare poi a Geronimo, Capitano d’armi a Modica nel 1418 e da cui discende poi tutta la prosapia dei Lorefice di Modica.
Con una nota di colore è stato evidenziato che il blasone, posto su quello che è il palazzo noto come Napolino/Tomasi Rosso di c.so Crispi a Modica, è il negativo, cioè il leone impugnante un ramo di alloro è al rovescio e con banda attraversante anzichè rivolto a sinistra dell’arme e con la sbarra sovrapposta.
Non sono mancate le illustrazioni biografiche, tra cui quella più importante su Romualdo Mattia Lorefice che fu il fondatore di Pozzallo avendo ottenuta “*licentia populandi*” nel 1811.
Meravigliosa è stata la gestione degli interventi e della serata, moderata come sempre dal prof. Girolamo Piparo.
L’appuntamento è per sabato prossimo 3 novembre, sempre alle ore 17.00, presso il palazzo famigliare De Leva, di via De Leva a Modica bassa.
In quella serata si parlerà ovviamente della famiglia Leyva (de), di suoi particolari rappresentanti, nonchè della famiglia Giardina e soprattutto del preside Vincenzo Giardina e di altre meno note, ma non meno importanti, famiglie aristocratiche modicane.

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