Le dune della frazione di Bruca in sicurezza con gabbioni. Iniziano i lavori per limitare l’erosione costiera

Un sistema innovativo ed utile a fermare l’erosione costiera che ha raggiunto anche la spiaggia di Bruca, danneggiata nel passato dal forte moto ondoso del mare e negli ultimi tempi ricostruita dalla stessa natura in una dimensione non certo uguale a quella di un tempo. L’intervento di salvaguardia riguarda l’installazione di gabbioni metallici con pietra locale a protezione sia dalle acque meteoriche che dei marosi; un intervento sul quale si sta puntando per limitare i danne dell’erosione costiera. Un’ulteriore opera di risanamento e di salvaguardia necessaria dopo che fino ad Arizza e Spinasanta sono stati installati i frangiflutto con dighe foranee che hanno ricostruito l’asse costiero e la spiaggia stessa.

Appaltati dall’Ufficio tecnico comunale i lavori.

Salvaguardia del cordone dunale e protezione di via Telemaco sempre nella frazione rivierasca di Bruca. I lavori, il cui importo sfiora i 79 mila euro, sono stati aggiudicati alla ditta Baglieri Giovanni & Antonio snc di Modica. I due interventi consisteranno nell’installazione di gabbioni metallici con pietra locale a protezione sia dalle acque meteoriche che dei marosi.

Scicli che ha sofferto da oltre 30 il problema dell’erosione costiera da Playa Grande a Cava d’Aliga.

“In parte con i frangiflutti il problema è stato attutito. Abbiamo forme di erosione ancora su Cava d’Aliga e Sampieri – spiega l’assessore ai lavori pubblici Enzo Giannone – alla foce del fiume Irminio non possiamo intervenire perchè la zona è Riserva naturale. Penso ad un intervento dell’Autorità di bacino al fine di pensare ad un riciclo delle canne che crescono rigogliose lungo i fiumi. Quelle rappresentano un serio problema per le nostre spiagge quando i torrenti si ingrossano”.

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