Le discariche abusive? Rischiano di compromettere il turismo

“Le lamentele che continuano a sollevarsi, da ogni angolo della provincia di Ragusa, per la squalificante situazione ambientale in cui versano gli angoli più suggestivi del territorio, alle prese con la presenza indecorosa di rifiuti di ogni genere, ci spingono a sollecitare l’autorevole intervento delle autorità competenti. Perché non è più possibile continuare a consegnare alla cittadinanza ma anche, e soprattutto, ai visitatori un’area provinciale in queste condizioni di degrado”.

E’ il senso dell’appello lanciato dal segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, con riferimento all’aggravarsi delle condizioni paesaggistiche, dovute per l’appunto alla presenza di rifiuti, che in queste ultime settimane hanno raggiunto livelli molto preoccupanti. “Che ci siano discariche ovunque lo sappiamo un poco tutti – continua il segretario – che tutto questo finisca con il nuocere gravemente alle occasioni di sviluppo di quest’area forse un po’ meno. Ma assicuriamo che è così. L’inquinamento ambientale, determinato in massima parte dalle discariche abusive, sta compromettendo le possibilità di crescita di tutta la parte sud-orientale dell’isola che, invece, avrebbe dovuto fare sistema per cercare di contenere il fenomeno. E’ ovvio che la piaga discariche riguarda Ragusa come Siracusa o Catania. Ma se non si interviene in maniera netta e decisa difficilmente si potranno avere delle risposte all’altezza della situazione”.

Il segretario Sanzaro, poi, riporta le percentuali riguardanti la raccolta differenziata nel mese di luglio che toccano da vicino i comuni iblei. E, in particolare, Acate 54,73%, Chiaramonte Gulfi 77,16%, Comiso 61,88%, Giarratana 67,92, Ispica 70,16%, Monterosso 77,93%, Pozzallo 56,40%, Ragusa 69,41%, Santa Croce Camerina 68,65%, Scicli 21,72% mentre le cifre di Modica e Vittoria non sono pervenute. “I numeri diffusi dalla Srr Ato 7 Ragusa – continua Sanzaro – parlano chiaro e cioè che sebbene sei comuni superino con margine il 65%, nel complesso sembra essersi registrata una fase di stallo, soprattutto nei grandi comuni. E’ chiaro che il periodo estivo, con lo spostamento di residenti nei luoghi di vacanza, non avrà aiutato. Ma anche questo dato è sintomatico circa l’incremento riguardante le discariche abusive. Non è possibile andare avanti con questo andazzo.

La provincia iblea ha la necessità di uscire fuori da questo tunnel. E per farlo c’è bisogno della collaborazione di tutti. Noi, come sindacato, siamo disponibili a portare avanti un discorso complessivo che prenda in considerazione la possibilità di fare collaborare tutti. Ma serve un capofila, un ente sovraordinato che detti i tempi. Altrimenti così sarà difficile predisporre una linea d’azione che prenda in considerazione la necessità di ridurre il fenomeno con l’obiettivo di debellarlo completamente. I rifiuti disseminati ovunque sono diventati, purtroppo, la triste cifra stilistica di un’area che deve potere continuare a contare sul turismo per crescere e che certo non ha bisogno di insozzatori seriali”.

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