LE CELEBRAZIONI DEL 25 APRILE

Non credo che, tra quanti avranno la curiosità di leggere ,ci possano essere molti reduci dalle celebrazioni del 25 aprile. Mi spiace per Napolitano e la Boldrini che si passano continuamente la torcia della partecipazione rituale e melodrammatica di quei lontani eventi.
La realtà dura e cruda,sotto gli occhi di chiunque non sia ideologicamente cieco,è  che gli italiani se ne fregano del 25 aprile ufficiale.
Ovviamente tutto in proporzione dato che una piccola minoranza di cittadini mette in scena,con i soldi pubblici,il canonico spettacolo della via crucis resistenziale.
Sembrano molti di più perché i media di regime,Rai e quotidiani in testa,tentano di gonfiare l’evento come possono.
Vi è pure un’altra minoranza,ancor più esigua,di italiani (tra cui il sottoscritto) che l’evento lo contestano in toto,per partito (quello degli sconfitti)preso e perso.
La sostanza non cambia,la gran massa del popolo si gode (ove possibile,dati i tempi) la festività al mare,in montagna e comunque fuori casa.
Questo in generale lo stato delle cose.
Poi,scendendo nel particolare dell’evento,qualche novità si può pure trovare nelle modalità di svolgimento dei cortei e,dato che fanno tendenza,ritengo sia opportuno segnalarla ai siti internet pluralisti affinché ciascuno si formi un’opinione.
Ieri spinte,schiaffi e pure sputi tra ebrei e palestinesi nei cortei di Roma e Milano.
Una coorte della “brigata ebraica”, che marciava dietro l’insegne israeliane, non ha gradito per nulla la presenza di rappresentanti del movimento di liberazione della Palestina con relative bandiere.
Cosa c’entrino entrambi con la resistenza al nazifascismo forse lo rivelerà la Boldrini alla prima occasione utile.
Fatto sta che se le due fazioni se le sono dette (un po meno date) di santa ragione.
Per coloro che se ne fregano l’accaduto non dice niente.
Per quanti seguiamo come possiamo la cronaca,ritengo trattarsi di svolta importante.
La resistenza,finora monopolio incontrastato dei comunisti di ieri e di oggi,è passata ufficialmente di mano.
In quelle,nerborute e determinate,della milizia ebraica.
Con relativo bagaglio di sovvenzioni pubbliche ed appoggio delle istituzioni repubblicane e del gotha politico,economico e sociale del paese.
A Roma è stato certificato il tutto,con la protezione della polizia ed il silenzio degli organizzatori : in testa la stella di david e via le bandiere palestinesi.
La rottamazione ha colpito pure i cortei del 25 aprile,via con il nuovo corso.

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