Le carenze dell’Ospedale di Modica che subisce anche Ragusa

Chiariamo subito: non è certo campanilismo quello che ci spinge a scrivere ma bensì voglia di chiarezza.
Non si sta vivendo un periodo felice nelle relazioni tra i due maggiori Ospedali della Provincia (l’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa e l’Ospedale Maggiore di Modica) a causa delle carenze di organico che colpiscono Modica da diversi anni.

È ormai risaputo come la struttura ospedaliera di Modica non è in grado di garantire il numero minimo di anestesisti, sono 7 a fronte dei 13 previsti. La situazione è dunque grave, basti pensare che durante il turno notturno non è possibile organizzare la presenza di due anestesisti che garantirebbero la sicurezza necessaria (prevista per legge).

Le soluzioni per superare questo problema potrebbero essere molteplici, dall’assunzione di nuovi anestesisti, se solo ci fossero, fino alla chiamata a gettone di anestesisti di altri ospedali. E proprio quest’ultima soluzione è stata quella utilizzata dall’ospedale di Modica fino a novembre 2019. A partire da dicembre le cose però sono cambiate, basta chiamate a gettoni, si va avanti con trasferimenti con “ordini di servizio” che spostano medici da Ragusa a favore di Modica. A farne le spese però sono i pazienti ragusani.

Qualcuno ha già scritto che essendo 17 gli anestesisti di turno a Ragusa è più che giusto che qualcuno si sacrifichi e vada a dare una mano a Modica, ma siamo proprio sicuri che sia così?
Può l’ospedale di Ragusa essere “azzoppato” nel proprio organico, costruito con attenzione e dedizione negli anni, ridurre il proprio organico? Quali sono i reali motivi che hanno portato negli ultimi anni ad una vera e propria diaspora di anestesisti all’interno dell’ospedale di Modica? Sarà forse perché non stati offerti contratti adeguati a causa di una mancata strategia lungimirante da parte dell’Azienda Sanitaria? C’è forse una gestione complessiva dell’ospedale di Modica che non pare allettante agli occhi dei medici che vengono da fuori? Ah saperlo.

Di certo è che non ci sembra affatto giusto che per una carenza organica risaputa di Modica, a pagarne siano i pazienti di Ragusa. Lo spostamento di anche un anestesista infatti causerebbe la diminuzione di capacità operativa di qualsiasi ospedale, soprattutto nei turni di guardia notturni di rianimazione e del punto nascita.
È giusto che se Atene piange, facciamo che Sparta non rida?

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