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Le Busiate Trapanesi di Ciccio Sultano: tra i migliori 25 primi piatti in Italia secondo il New York Times
29 Mag 2024 18:54
Il prestigioso quotidiano americano New York Times ha recentemente celebrato i migliori primi piatti d’Italia con un progetto dal nome “T25”, un’iniziativa che ha visto la collaborazione di cinque esperti dell’enogastronomia italiana per stilare un elenco dei 25 primi piatti più rappresentativi del Bel Paese. Tra le eccellenze selezionate spiccano le busiate trapanesi del ristorante “Duomo” a Ragusa Ibla, opera dello chef Ciccio Sultano.
Un piatto che racconta la Sicilia
Le busiate trapanesi di Ciccio Sultano sono un vero tributo alla tradizione culinaria siciliana. Preparato con farina di Tumminia e Perciasacchi, due grani antichi locali, questo piatto racchiude in sé l’essenza della cultura gastronomica della regione. La pasta viene condita con ingredienti tipici come finocchietto selvatico, zafferano, ragù di acciughe e sgombro, e cuore di tonno rosso grattugiato. In un’altra variante, le busiate sono impastate con acqua di rose e condite con gamberi di Mazara, offrendo un’esperienza sensoriale unica che fonde sapori antichi e moderni.
Un panel di esperti
La selezione dei 25 migliori primi piatti non è stata una semplice operazione di gusto, ma un approfondito lavoro di ricerca storica e culturale. Il panel che ha curato questa lista è composto da personalità di spicco nel mondo della gastronomia italiana: Davide Palluda, chef e proprietario del ristorante “All’Enoteca” in Piemonte, Stefano Secchi, chef e co-proprietario del “Rezdôra” di New York, la food writer Emiko Davies, la storica della cucina Karima Moyer-Nocchi e la scrittrice Roberta Corradin.
La ricerca di autenticità
“Lo scorso novembre – racconta Davide Palluda – mi hanno presentato la caporedattrice della sezione Food del New York Times e sono stato inserito in questo panel. Un duro lavoro, fatto di riunioni Zoom e tante chiamate. Siamo partiti da 100 piatti di pasta e da questi abbiamo estratto quelli che sono secondo noi i più rappresentativi.” Il criterio di selezione non si è basato solo sul gusto, ma anche sulla storia e l’impatto culturale di ogni piatto. Ogni suggerimento doveva essere giustificato da motivi storici e culturali, analizzando la forza di una ricetta su un territorio specifico.
Un piatto per tutti
La lista dei 25 migliori primi piatti del New York Times non è una classifica, ma un elenco in ordine alfabetico che include sia piatti costosi che opzioni più accessibili. “Il primo piatto per il New York Times è il piatto della festa,” sottolinea Palluda. Questo riflette l’idea che la cucina, pur mantenendo elevati standard di qualità, deve essere alla portata di tutti.

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