LE BUGIE DEL SINDACO RUSTICO SECONDO IL PID DI ISPICA

I “Popolari di Italia Domani” in risposta agli attachi del sindaco Rustico nei confronti del loro consigliere comunale Paolo Monaca, precisano con una lettera quanto segue:

«- Viene detto che il  consigliere comunale del PID Paolo Monaca non ha sostenuto la coalizione che vinse le scorse elezioni con la banale motivazione ché il partito è nato dopo, quando è noto a tutti che il consigliere Paolo Monaca era candidato in una lista a sostegno del Sindaco Rustico.

– Si ricorda che il consigliere del Pid Paolo Monaca è entrato in consiglio comunale quando il primo degli eletti dell’ UDC ha preferito la carica di Vice-sindaco a quella di consigliere; quindi nei nostri confronti nessun regalo è stato fatto, anzi al contrario c’è chi ha scelto la carica assessoriale abbandonando quella elettiva. Si dimentica che la carica di Vice-sindaco è spettata all’ UDC grazie all’apporto delle preferenze ottenute dal consigliere Monaca (i voti riportati dalla lista UDC risultano superiori a quelli riportati dalla lista Popolari Liberali, grazie, appunto, alle preferenze riportate dal consigliere Monaca). La maggioranza degli elettori ispicesi è a conoscenza che il Sindaco è stato eletto  alle elezioni amministrative del 2005 e del 2010 grazie alla strategia politica attuata dall’ On. Leontini.

– Per quanto riguarda l’impegno e la presenza in Consiglio Comunale del consigliere Monaca, il sindaco viene smentito dagli stessi atti del consiglio, essendo pubblicati online sul sito del comune di Ispica (www.comune.ispica.rg.it) nei quali è riscontrabile la presenza in Consiglio ed in III° Commissione del consigliere Monaca, presente nell’anno 2010 (15 volte su 16 sedute), nell’anno 2011 (12 volte su 16 sedute), mentre  nell’anno in corso risulta essere stato sempre presente ( 3 volte su 3 sedute).

– Il consigliere Monaca, in rappresentanza del Pid,  non si è mai autoproclamato “controllore della maggioranza” ma ha esercitato le sue funzioni di indirizzo e di controllo (che sono proprie dei consiglieri comunali). Forse l’ottemperare a tali funzioni è stata interpretata dal sindaco come reato di lesa maestà?

– Il Pid tramite il proprio consigliere ha sempre informato prima gli uffici dell’Amministrazione, e solo successivamente la stampa, di tutte le proprie iniziative.

– La menzogna più grande è quella della richiesta di un posto in giunta da parte del Pid. Mai questa Segreteria dal suo insediamento ha potuto richiedere assessorati, in quanto nessun incontro è avvenuto tra maggioranza, sindaco e Pid.

– Tutti sanno quanto il Sindaco sia poco democratico tanto è vero che lui stesso parla di “interrogatori”. Certamente scambia la sede politica-amministrativa con quella giudiziaria, pura deformazione professionale! Infatti la richiesta di riunione di maggioranza, fatta dal Pid, sebbene accolta, non ha avuto seguito, anzi “sotto processo”.

 

Il Pid di Ispica, nella sua piena autonomia, continuerà ad esercitare il proprio ruolo critico e costruttivo nel solo interesse della cosa pubblica.»

 

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