LE BITTER INGLESI

La bitter è una tipologia di birra inglese dal colore dorato, che può spaziare fino all’ambrato, leggermente opaca e poco gassata. La gradazione alcolica di una bitter spazia dai 3 fino ai 7 gradi, anche se solo in rari casi supera i 5 gradi e di norma sta al di sotto dei 5.

La sua origine è strettamente legata alla pale ale. La bitter infatti un tempo era indicata come pale ale, dalla quale solo successivamente iniziò a differenziarsi. Il motivo di questa differenziazione deriva proprio dal nome che questa tipologia ha assunto nel tempo. Tra i mastri birrai inglesi che producevano pale ale, ve ne erano alcuni che davano un tocco più amaro alle loro birre. Da qui si è presa l’abitudine tra i consumatori di ordinare una pale ale bitter, ossia amara. Con il tempo si prese l’abitudine ad ordinare direttamente una bitter. Nasce così questo stile di birra, che si è andata distanziando dalle pale ale, diventando sempre più amara e meno alcolica.

Grazie alle sua caratteristiche, tenore alcolico basso, che la rende particolarmente beverina, poca anidride carbonica, in modo da non gonfiare, e gusto amaro, che la rende meno pesante, è stata definita la birra ideale da conversazione.

In Inghilterra però questa birra viene servita a una temperatura più alta di quanto siamo abituati in Italia, tanto che si è diffusa la voce che gli inglesi bevono birra calda. In verità però non viene servita calda, bensì fresca ,ma non fredda. Tenendo conto delle caratteristiche di questa birra e  quelle climatiche dell’Inghilterra, non hanno tutti i torti gli inglesi a berla a una temperatura più elevata della norma. La birra, essendo particolarmente amara, grazie alle massicce quantità di luppolo con cui viene prodotta, non può essere servita fredda altrimenti le sensazioni di durezza, cioè l’amaro, verrebbero troppo accentuate e la birra perderebbe carattere e diverrebbe imbevibile per chi non ama troppo le sensazioni amare.

Altra caratteristica, che risulta eccentrica per molti amanti della birra, è che le bitter vengono servite con poca schiuma, tanto poca da risultare coperte da un semplice velo sottile di schiuma. Anche qui però c’è un motivo valido. La schiuma nella birra gioca un ruolo fondamentale per evitare che la birra entri in contatto con l’ossigeno, principale elemento che causa l’ossidazione della birra. Ma vi è un altro elemento che contrasta l’ossidazione della birra ed è il luppolo, a patto che sia presente in grandi dosi, proprio come nelle bitter. Certo le richieste dei consumatori, spesso influenzate dalla pubblicità, hanno spinto alcuni produttori a cambiare aspetto alle loro birre, con l’aggiunta dell’azoto che fa sì, che le loro birre presentino una cappa di spuma spessa edensa molto simile a quella di una famosissima birra scura irlandese. Questa operazione, che è chiaramente di sfondo commerciale, fortunatamente non incide sul gusto della birra, ma solo sul suo aspetto.

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