LE AQUILE VOLANO E IL SOGNO CONTINUA

Missione compiuta! L’Oncoibla Padua Rugby Ragusa, dopo una partita giocata in modo pressoché perfetto, porta a casa la vittoria nel secondo turno dei play off promozione e domenica prossima affronterà i Neroniani di Anzio nell’incontro che deciderà la squadra che andrà ad affrontare, nella semifinale play off, la terza classificata del girone elite della seria C. Eppure la partita non inizia bene per i ragusani, che si trovano a giocare contro vento il primo tempo. Con il vento che spira alle proprie spalle, i pugliesi si insediano stabilmente nella metà campo iblea, anche la loro è una supremazia sterile visto che la squadra di mister Assenti non riesce quasi mai ad essere pericolosa. Quasi mai, perché al 5° i rossi baresi avrebbero l’opportunità di andare a marcare una meta, ma il break dei trequarti si arresta sulla linea dei cinque metri per un passaggio avanti involontario. Il Bari preme ancora ma per concretizzare la superiorità di questa fase occorre aspettare il 14° quando il mediano di mischia Lo Zito decide di calciare un drop: la palla passa in mezzo ai pali. 0 a 3. Il fatto di ritrovarsi sotto dà una scossa al XV ibleo che inizia a macinare gioco. Al 20° è Calamaro a seminare il panico tra le linee arretrate pugliesi ma, dopo una cinquantina di metri di corsa a perdifiato, viene fermato a pochi metri dalla meta. La lunga azione che ne segue costringe la difesa barese a un’affannosa difesa che non permette la marcatura agli iblei. L’Oncoibla Padua sale in cattedra e il Bari scompare dal campo. La meta sembra lì lì per arrivare ma alcuni errori nella trasmissione del pallone nega ai ragazzi di mister Gurrieri la marcatura. Al 30° Spizzico mette le mani in una ruck e l’arbitro è costretto a mandarlo a bordo campo per 10 minuti. La posizione è centrale e Gurrieri decide di cercare i pali. L’apertura iblea è precisa e impatta il risultato. 3 a 3. I ragusani sono padroni del campo e i pugliesi arrancano. Però, nonostante la superiorità numerica, gli azzurri non riescono a sfondare la difesa rossa. Paradossalmente ci riescono solo allo scadere, quando Spizzico ha già scontato i suoi dieci minuti di purgatorio, con un’azione da manuale della linea arretrata iblea. Paolo Iacono raccoglie al volo, nei propri 22, un pallone calciato dai baresi e si catapulta in attacco. Supera diversi avversari e, quando si vede chiuso, scarica a Enoc Valenti, siamo appena dopo la linea di metà campo, il quale si lancia in una corsa a perdifiato sulla fascia destra del campo, superando un paio di avversari e andando a schiacciare sotto i pali. Per Gurrieri è uno scherzo trasformare. 10 a 3. Il primo tempo si chiude qui, con l’euforia che pervade lo schieramento azzurro, che vedono la reale possibilità di fare propria la partita, e lo scoramento che si inizia a leggere nei volti dei giocatori pugliesi. Euforia e scoramento giustificati anche dalla netta superiorità azzurra nelle touche e, anche se meno netta, nelle mischie. La partita, nonostante dall’una e dall’altra parte gli errori siano diversi (peccati di gioventù e d’inesperienza?), è bella e gradevole. Nell’intervallo mister Assenti fa uscire Attolico e al suo posto fa entrare Sasso, ma la sostanza non cambia: il Ragusa resta stabilmente nella metà campo barese e i pugliesi cercano di difendersi alla meno peggio. Al 5° arriva la seconda meta azzurra: è ancora Iacono a dare il via all’azione con un contrattacco che parte dalla propria metà campo. Superata la metà campo, attira su se stesso i difensori baresi e apre a Denaro che si trova libero di rientrare all’interno e andare a fermare la propria corsa solo quando ha oltrepassato la linea di meta. Gurrieri trasforma. 17 a 3. L’allenatore barese mescola ancora un po’ le carte facendo entrare: al 5° e al 7°, Mannino e Giantimonaco per Reboli e Cangelli. La differenza, però, a questo punto la fa il signor Massa che, dopo un primo tempo ben arbitrato, perde la testa e sventola due gialli, nel giro di tre minuti, a Raspaglia e Gurrieri, rei, rispettivamente, di un placcaggio con ribaltamento, anche se secondo noi il tallonatore azzurro aveva accompagnato a terra il giocatore barese, e di un fallo volontario in una ruck. La partita, con due uomini in meno, cambia e l’Oncoibla Padua si ritrova a soffrire per mantenere imbattuta la propria difesa. Nel frattempo anche Giovanni Tumino è costretto a lasciare il campo per una ferita sanguinante alla testa, al suo posto entra Stefano Tumino. Per diversi minuti il Bari pigia sull’acceleratore alla ricerca della meta che potrebbe cambiare l’inerzia della partita, ma i ragusani si difendono con le unghie e con i denti. La meta, però, non tarda ad arrivare. Siamo al 14° e, dopo un’azione alla mano che si sviluppa da destra a sinistra, i pugliesi trovano il soprannumero e a quel punto Egidi non ha nessuna difficoltà ad entrare in area di meta e realizzare. Bravi comunque i difensori iblei che impediscono al centro barese di schiacciare fin sotto i pali. Lo Zito non trasforma. 17 a 8. In tredici, i ragusani cercano in tutti i modi di far passare il tempo senza ulteriori danni. Per questo, al 18° è Iacono a cercare la via dei pali a seguito di un fallo barese in mischia. L’estremo azzurro non realizza ma il tempo scorre. Un minuto dopo esce Stellato ed entra Masciovinto ma, una volta rientrati i due espulsi, la partita si rimetti su binari più tranquilli per la squadra azzurra. Le squadre a questo punto iniziano ad accusare la stanchezza: i baresi non hanno più la forza per restare nella metà campo iblea e i ragusani cercano di controllare l’incontro. Si arriva così al 40° senza che accada più nulla di rimarchevole, se non l’uscita di Nobile e Lo Presti che lasciano il posto a Carbonaro e Castiello. Poi c’è solo la gioia dei giocatori ragusani che festeggiano il passaggio del turno e un terzo tempo, organizzato in modo magistrale dalle due società, che sarà ricordato a lungo. Migliori in campo Iacono e Calamaro: hanno fatto la differenza tutte le volte che si sono lanciati, palla in mano, nelle linee difensive baresi. E adesso l’attesa è per la partita di domenica prossima, la sede sarà scelta nei prossimi giorni, che vedrà di fronte l’Oncoibla Padua Rugby Ragusa e i Neroniani Anzio, vincitori dell’altro incontro giocato contro Civitavecchia per 37 a 14. Sulla carta sarà un’incontro proibitivo per la squadra iblea ma l’appetito vien mangiando e nulla impedisce ai ragazzi del presidente Tumino di sognare ancora per sette giorni. Qualunque sia il risultato con cui si chiuderà quest’incontro, la squadra iblea ha già vinto la sua partita, anche in considerazione del fatto che la scorsa estate c’erano forti dubbi sulla possibilità che la gloriosa società iblea riuscisse, dopo oltre quarant’anni, ad iscriversi al campionato. Grazie ragazzi!

Oncoibla Padua Rugby Ragusa:

15-Iacono; 14-Denaro, 13-Calamaro, 12-Nobile, 11-Valenti; 10-Gurrieri, 9-Comitini; 8-Lo Presti, 7-Arrabito, 6-Tumino G.; 5-Solarino, 4-Di Stefano S.; 3-Dipasquale, 2-Raspaglia, 1-Tirone.

In panchina: 16-Di Mauro, 17-Maugeri, 18-Castiello, 19-Tumino S., 20-Bellina, 21-Leggio, 22-Carbonaro.

Allenatore: Peppe Gurrieri

Bari Rugby:

15-Santoro; 14-Reboli, 13-Stellato, 12-Egidi, 11-Occhipinti; 10-Greco, 9-Lo Zito; 8-Cellamara, 7-Spizzico, 6-Caporusso; 5-Silecchia, 4-Portincasa; 3-Cangelli, 2-Attolico, 1-Roppo.

In panchina: 16-Masciovinto, 17-Gantimonaco, 18-Di Scipio, 19-Mannino, 20-Vacca, 21-Sasso, 22-Volpetti

Allenatore: Maurizio Assenti

Arbitro: Simone Massa di Roma

(nella foto, l’autore della prima meta ragusana, Enoc Valenti)

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