LAVORO DI CONTROLLO DEI CARABINIERI A MODICA, SCICLI, ISPICA E POZZALLO

95 ciclomotori sottoposti a fermo amministrativo, 557 contravvenzioni al codice della strada, 3180 mezzi e 3417 persone sottoposti a controllo, 75 veicoli sequestrati e 79 documenti di guida ritirati. È questo il bilancio parziale delle attività di controllo del territorio condotte nell’ultimo mese dai militari della Compagnia Carabinieri di Modica che hanno anche denunciato penalmente 25 automobilisti resisi responsabili, ognuno per la condotta di competenza, di: -guida senza patente perché mai conseguita; guida senza patente in quanto revocata per mancanza di requisiti; guida in stato di ebbrezza alcolica; -possesso di armi ed oggetti atti ad offendere (venivano sequestrati n. 28 coltelli a serramanico). I Carabinieri di Modica hanno da tempo avviato una capillare ed intensa attività di prevenzione e controllo lungo le strade di Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo finalizzata sia a garantire la sicurezza dei cittadini sia a prevenire e reprimere reati in genere. In particolar modo sono stati intensificati i servizi contro la guida senza il casco protettivo, soprattutto nei pressi degli istituti scolastici. Le “gazzelle” hanno svolto controlli a tappeto sul territorio cittadino, utilizzando anche gli etilometri in dotazione per intervenire nei confronti delle persone trovate alla guida dei veicoli in stato di ebbrezza alcolica. L’attività  rientra in una campagna di prevenzione nel settore dell’educazione stradale che i militari conducono da tempo e che non si fermerà, nel tentativo di far comprendere, soprattutto ai giovani, l’importanza di viaggiare sicuri e nel rispetto delle regole. Un’azione di vigilanza e di controllo del territorio che proseguirà anche nelle prossime settimane con servizi messi in atto “a sorpresa” che interesseranno, soprattutto, i luoghi di ritrovo notturno giovanile ove sempre più spesso si verificano esibizioni di ragazzini a bordo di ciclomotori, senza casco. Esibizioni pericolose che devono essere stroncate, anche perché a volte costano la vita.

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