Lavori di dragaggio all’imboccatura del porto di Marina di Ragusa

Lavori che dureranno fino al prossimo 11 aprile. Salvo eventuale proroga. Si ripristinano i fondali dell’imboccatura portuale del porto di Marina di Ragusa con un’opera di dragaggio che renderà ancora più fruibile l’infrastruttura realizzata, nel 2006, per ospitare 700 imbarcazioni. L’ordinanza della Capitaneria di porto di Pozzallo disciplina l’intervento con l’interdizione all’uso dell’imboccatura dell’ingresso e dell’uscita dal porto turistico e dalle aree interessate nel periodo in cui si svolgeranno i lavori. L’unità navale impegnata nei lavori di dragaggio è la “Gold Dredger” che lavora, per conto della Società Porto Turistico di Marina di Ragusa, solo in orario diurno. Il ripristino della movimentazione all’imboccatura portuale è un atto dovuto, atteso dai proprietari delle imbarcazioni che attraccano all’interno dell’infrastruttura iblea, la più grande a vocazione turistica della provincia. I lavori di dragaggio per il ripristino dei fondali dell’imboccatura portuale prevedono lo spostamento della sabbia in un’area adiacente al porto.

Le regole di movimentazione per le imbarcazioni a seguito dell’ordinanza della Capitaneria di porto

Nel periodo di tempo, cioè fino all’11 aprile di quest’anno, e nel tratto di mare dell’imboccatura al porto, nella fascia oraria compresa fra le 6.30 e le ore 19.30, è interdetta la navigazione, la sosta, l’ormeggio, la balneazione e qualsiasi altra attività connessa con l’uso del mare. In più: è fatto obbligo a tutte le unità navali in navigazione in prossimità dello specchio acqueo di procedere con cautela e prestare massima attenzione alla navigazione oltre che non creare intralcio allo svolgimento delle operazioni, mantenendosi a distanza di sicurezza dalla “Gold Dredger”, l’imbarcazione impegnata nei lavori.

Il futuro del porto di Marina di Ragusa

Sarebbe legato all’imprenditore maltese Paul Gauci, a capo della società di investimenti Pg Group. Il programma prevederebbe la gestione del porto turistico con un subentro nella concessione 60ennale a Tecnis, società che si era aggiudicata la relativa gara nel 2005, ora in difficoltà finanziarie. E prevederebbe l’avvio di una nuova linea marittima tra il porto turistico siciliano e l’arcipelago di Malta con un catamarano di medie dimensioni ancora in fase di “refitting” presso un cantiere maltese. Futuro interamente in fase di scrittura.

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