Lavoratori Asu e le promesse della politica. La Cgil contesta disinteresse

La Cgil esprime la sua delusione e preoccupazione riguardo alla mancata stabilizzazione dei lavoratori ASU utilizzati negli enti pubblici. In un comunicato stampa diffuso nelle ultime ore, i rappresentanti sindacali sottolineano come i fatti siano l’unica vera dimostrazione di impegno e responsabilità in politica.

La nota inizia denunciando la pratica diffusa di promesse fittizie fatte in ambito politico, soprattutto nei periodi elettorali, contrapponendo questa retorica vuota a un concetto di verità che dovrebbe essere sacro nella sfera politica.

L’attenzione si concentra poi sulla situazione degli ASU (Assegnisti di ricerca e Sviluppo Universitario) impiegati negli enti pubblici. Nel recente assestamento di bilancio regionale, approvato il 15 novembre scorso, è stata integrata una posta economica per prolungare l’integrazione oraria degli ASU fino al 31 dicembre 2024. Tale misura è stata adottata con la speranza che l’Assessorato competente garantisca continuità occupazionale senza che i lavoratori subiscano perdite di lavoro e di reddito.

Tuttavia, ciò che desta maggiore preoccupazione è l’assenza di qualsiasi riferimento alla stabilizzazione di questi lavoratori nella proposta della Finanziaria regionale 2024. Nonostante le pubbliche assicurazioni da parte della maggioranza di governo, il sindacato denuncia la mancanza di norme finalizzate alla stabilizzazione degli ASU.

Il sindacato critica aspramente la politica della maggioranza regionale, accusandola di fare demagogia e di mancare di senso di responsabilità. Si sottolinea come la Finanziaria regionale 2024 non contenga alcun articolo mirato alla stabilizzazione degli ASU, mettendo in dubbio la concretezza delle promesse fatte dal governo in merito all’assunzione a tempo indeterminato di questi lavoratori nel corso del 2024.

Il sindacato F.P. CGIL Ragusa sottolinea la delicatezza della questione degli ASU e la necessità di affrontarla con serietà e responsabilità. Si auspica che, qualora il governo regionale decida di intervenire con una norma adeguata per l’assunzione degli ASU, ciò avvenga con la celerità necessaria senza cadere in promesse vuote.

Il comunicato si conclude con l’invito a fare i fatti prima di vantarsi dei successi, sottolineando che il terreno degli ASU è delicato e richiede una gestione attenta e competente.

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