L’Avis di Ragusa festeggia i suoi primi 40 anni

Come una bella signora l’Avis di Ragusa ha voluto tutti intorno a sé per festeggiare i suoi primi quarant’anni. In una cornice austera come l’Auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, alla presenza dei Dirigenti Avis Ragusa, donatori, ospiti, Autorità Civili e Militari in un clima di festa, si sono alternati a porgere il loro saluto tutte le autorità in qualche modo legati al mondo avisino. Sapientemente accolti dal Presidente dell’Avis Comunale dott. Paolo Roccuzzo e dal Direttivo, gli interventi si sono orientati a testimoniare la gratitudine e l’affetto verso una prestigiosa Associazione no profit, ripercorrendo, ognuno per la propria esperienza un amarcord lungo quarant’anni. Il sindaco Beppe Cassi ha portato i saluti della città e della sua Amministrazione, manifestando il suo orgoglio di appartenenza alla comunità ragusana e dichiarando la sua disponibilità alla piena collaborazione, ha sottolineato il grado di civile convivenza della comunità ragusana in cui l’Avis ha avuto certamente una influenza non secondaria.
Hanno portato i saluti e loro testimonianza la Dott.ssa Rosa Cappello per il Questore, il dott. Ciarcià per il Prefetto, la dott.ssa Elisabetta Spoti, Capitano dei Carabinieri di Ragusa. Immaginando una giovane Avis, sono stati chiamati a testimoniare con i loro ricordi i pionieri di quella nascita e, cioè il Magistrato dott. Michele Duchi, il Dott. Piero Bonomo rivelatosi una grande comunicatore e valido professionista, il travolgente Vittorio Schininà il cui entusiasmo riecheggia ancora per le strade di Ragusa, la gentilezza della signorina Carmelina Rizza che, non ha mai smesso di essere tale, e il silenzioso tessitore di idee, di progetti e comunicatore di sogni Franco Bussetti. Queste persone messe insieme come in una formula magica, hanno dato vita alla più grande realtà solidale nazionale, oggi denominata: AVIS RAGUSA proclamata dal giornale La Repubblica “Capitale d’Italia” per numero di donazioni.

Il Presidente Paolo Roccuzzo nel suo in discorso celebrativo ha ripercorso tutte le tappe e i traguardi raggiunti in tutti questi anni, dai primi locali dove erano allocati le prime macchine di prelievo e lavorazione del sangue, alla nuova struttura di Via della Solidarietà, con la moderna sala prelievi e il vicino SIMT ( Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale), diretto egregiamente dal Dott. Giovanni Garozzo. Il presidente Roccuzzo ha voluto sottolineare inoltre la grande professionalità raggiunta dagli operatori di questi centri, coordinati sempre dall’anima dell’associazione Piero Bonomo. “*Oggi l’Avis di Ragusa, è un’azienda che può contare su un buon patrimonio immobiliare che si avvale della collaborazione di 14 dipendenti a tempo indeterminato, mentre i donatori sono 10500 e registra oltre 15000 donazioni. I dati significativi riportati sono: Rapporto donatori/1000 abitanti: Italia 27,86. Irlanda (paese europeo con maggiore indice) 70, Ragusa 143 mentre il Rapporto donazioni/1000 abitanti: Italia 50,12, Irlanda 110, Ragusa 208 inoltre nel SIMT di Ragusa vengo assistiti oltre 230 talassemici, e vengo sostenuti centri di chirurgia tra i più importanti della Sicilia. L’Avis collabora poi con l’ADMO e con l’AIL per diffondere la donazione di midollo osseo e con la FASTED con la quale siamo coetanei”. *

Il Presidente Provinciale dott. Giampiero Saladino ha inoltre commentato- *Oggi facciamo “memoria” di un evento e di un cammino che non solo vogliamo “ricordare” con gratitudine, ma che dobbiamo “riportare al cuore”, provando a rivivere e a incarnare lo spirito pionieristico, entusiasta e coraggioso, con cui i fondatori hanno dato vita e forza all’Avis di Ragusa. Siamo come “nani sulle spalle dei giganti” che, scrivendo i primi 40 anni di storia, ci hanno consegnato il testimone di un patrimonio di valori, di esperienze e di realizzazioni inestimabile. Nostra è la responsabilità di custodire questo patrimonio, nostro è anche il dovere di rilanciarlo e far progredire, affrontando le nuove sfide della modernità, che sono sfide legislative, scientifiche, culturali e organizzative. Siamo in prima linea – non c’è più chi ci guarda le spalle – in questa “sana utopia” che ha segnato lo spirito civile e democratico della Comunità di Ragusa. Quale Presidente dell’Avis provinciale, dico che se è vero che le Sezioni comunali della provincia sono debitrici verso l’Avis di Ragusa per essere stata iniziatrice ed esempio di un successo straordinario, è altresì vero – e non può essere dimenticato – che a questo successo hanno contribuito significativamente, ciascuna per ciò che ha potuto, anche le Avis comunali di tutta la provincia, confermando il valore di un sistema integrato vincente che, attorno alla capofila, potrà segnare ancora la differenza rispetto ad altre realtà territoriali e che spero venga sempre e da tutti salvaguardato.*

Ha portato la testimonianza inoltre il Presidente Regionale, dott. Salvatore Mandarà, il quale ha evidenziato come sarebbe auspicabile uniformare tutte le sedi Avis della Sicilia sul “modello Ragusa” per avere migliori risultati ovunque, che nonostante siano in continuo progresso si spera sempre una migliore sinergia in tutte le realtà dell’isola. Nel programma della festa era previsto anche un gemellaggio con la sede di Bergamo con la quale è stato firmato, tra le due presidenze Ragusa e Bergamo un protocollo d’intesa per la reciproca conoscenza di procedure e dati. Il dott. Dario Genovese su delega del presidente nazionale Briola, nel suo intervento di saluto ha espresso parole di grande soddisfazione e di augurio per i risultati raggiunti e per tutto quello che l’Avis di Ragusa è riuscita a costruire in tutti questi anni. Anche il dott. Oscar Bianchi, presidente Avis Regionale Lombardia, nel suo intervento di cordiale saluto è rimasto stupito dalla organizzazione e dal ruolo dell’Avis Ragusa nella realtà del Sud Italia. Il dott. Tiziano Gamba ha rinnovato l’apprezzamento per la nostra Avis e soprattutto nell’accoglienza “tutta meridionale”. Sono stati ricordati due grandi presidenti, ormai non più con noi, Saro Digrandi e Peppe Salerno, che tanto hanno fatto per la crescita della nostra Avis. La cerimonia si è conclusa con le premiazioni di tutti i protagonisti avisini del passato cioè presidenti, donatori e donatrici con oltre le settantacinque donazioni ed infine un cordiale saluto con Aperi cena nella sala borse della Camera di Commercio di Ragusa. a cura di Giuseppe Suffanti

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