L’AUTOLESIONISMO TRA GLI ADOLESCENTI. PERCHÉ TAGLIARSI?

Tagliarsi è un comportamento che spesso si manifesta nell’adolescenza, intorno ai tredici anni, diffuso soprattutto tra le ragazze. Non c’è un’unica spiegazione che giustifichi i motivi per cui una persona può decidere di tagliarsi.                                                                                                                           Se alcuni ragazzi e ragazze si tagliano, è per controllare e interrompere, in modo indiretto, un disagio psicologico troppo forte, un’angoscia troppo intensa e insostenibile: preferiscono il dolore fisico al dolore mentale.                                                                                                                                                   Per altri adolescenti tagliarsi è un modo per sentirsi vivi, piuttosto che vuoti e inutili,a volte anche euforici, come se dai tagli fuoriuscissero le emozioni, la disperazione, la tristezza, il sentirsi rifiutati, la solitudine e soprattutto la rabbia verso qualcuno da cui ci si sente di dipendere o che si teme si allontani.

Questa forma di autolesionismo è una rabbia che diventa odio contro se stessi .                                                                                                               Esistono diverse forme di autolesionismo:Burning (bruciarsi con le sigarette), Branding (marchiarsi a fuoco la pelle con un laser o un ferro rovente), grattarsi fino a farsi uscire il sangue.                                                                                                          

I segni e le cicatrici lasciati da questi gesti autodistruttivi racchiudono una sofferenza per la quale la persona non ha ancora trovato parole per spiegarla. Secondo me l’autolesionismo non è farsi del male per far vedere agli altri ciò che si prova,oppure perché il dolore fisico è più sopportabile,io penso che sono particolari atteggiamenti per far uscire quel terribile dolore che è imprigionato dentro di noi. Non ci si fa del male per far vedere agli altri quanto si è forti, ma per far capire che l’anima sta lentamente morendo:E’ una richiesta d’aiuto. Il più delle volte l’autolesionista non si rende neanche conto del male che si procura.

Chiunque si faccia del male è fondamentalmente una persona infelice, che non ama se stessa,e sceglie in questo modo, di attirare l’attenzione degli altri.

L’autolesionismo è un fenomeno un po’ complesso, c’è chi è forte e chi non lo è, spesso la debolezza è sintomo di insicurezza, in pratica, se non si  sta bene con se stessi non si può star  bene con gli altri.

Alunni

Angileri Alessia

Renda Ilenia

Della classe II AS

“IISS “Giovanni XXIII –Cosentino” Marsala

Referenti proff

Angileri Maria

Cudia Clara

 

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