L’AUSTRIA, IL VICINO POCO CONOSCIUTO

 

Malgrado il vigneto austrico sia collocato nella parte orientale del paese, lungo il confine con la Repubblica Ceca, la Repubblica Slovacca, l’Ungheria e la Slovenia, i vini austrici ricordano più i vini del Reno che quelli dei paesi confinanti. Questione culturale e utilizzo di molti vitigni in comune sono alla base di questa somiglianza.

Le differenze però persistono e ovviamente diventano sempre più chiare man  mano che ci si addentra nella produzione austriaca più autentica, che con quella della Germania ha poche affinità. Il riesling, da cui si ottengono i migliori vini della Germania e dell’Austria, in realtà non era poi così tanto diffuso in Austria e continua ad essere per il consumatore medio austriaco un vino secondario. Facendo mente locale, infatti, ci si rende conto che il vigneto austriaco e quello tedesco sono veramente molto distanti tra loro; di conseguenza le differenze sono molto maggiori di quelle che risultano ad un primo impatto.

L’Austria, come la Germania, è terra di vini bianchi, ma a seguito dell’incremento del consumo di vino rosso, molti vigneti sono stati convertiti a bacca rossa. Il vitigno più diffuso resta il bianco grüner veltliner, un vitigno ricco di acidità e molto fruttato, che, se trattato bene, è in grado di dare vini dai profumi molto interessanti e con capacità d’invecchiamento.

Molto diffuso è anche il welschriesling, conosciuto in Italia con il nome di riesling italico e, proprio come in Italia, i risultati ottenuti da questo vitigno sono poco interessanti. Di certo molto più interessante è il riesling vero e proprio, che qui in Austria dà vini più corposi rispetto a quelli tedeschi. In genere a primo impatto risultano più coinvolgenti dei vini del Reno, ma, prestando maggiore attenzione, si può notare la minore eleganza, nonché il minore equilibrio e profondità del riesling austriaco.

Tra i vitigni a bacca rossa il più diffuso è il blauer portugieser, che, a quanto pare, con il Portogallo non ha nulla a che fare. I vini ottenuti da questo vitigno poche volte sono interessanti. Di maggiore interesse è lo zweigelt, un vitigno nato in Austria a seguito di un incrocio. Nonostante abbia anche qualche possibilità di invecchiare, questo vitigno risulta più gradevole come vino da consumare giovane, piuttosto che a seguito di un invecchiamento.

Come in Germania anche in Austria il blaufränkisch è molto diffuso ed entra spesso in assemblaggio con il cabernet sauvignon, lo zweigelt o il merlot. I vini ottenuti da questo vitigno possono essere sia dei prodotti molto buoni, sia dei prodotti molto scarsi.

Se si desidera però cercare vini di maggiore interesse, non si può fare a meno di acquistare i bianchi delle denominazioni Wachau, Kremstal e Kamptal. Qui è possibile trovare dei vini da riesling e grüner veltliner di tutto rispetto, soprattutto il secondo vitigno, che sicuramente in genere non arriva al livello del riesling. Ma mentre riesling ottimi si possono trovare senza difficoltà in Germania, vini da grüner veltliner di questo livello sono reperibili solo in Austria.

Se invece si cerca qualche vino dolce, ottenuto tramite attacco della botrytis, il territorio del Neusiedlersee è il luogo idoneo. I vini qui prodotti da certi produttori possono essere definiti senza ombra di dubbio dei fuoriclasse. Ovviamente la produzione non solo è limitata per le evidenti perdite che comporta l’attacco della botrytis; ma lo è anche per la necessità dei vigneti di trovarsi nella vicinanze del lago Neusiedler, se vogliono essere attaccati dalla muffa nobile. I vigneti troppo lontani dal lago sono oggi per lo più coltivati a bacca rossa. I vini che si ottengono sono anche dei buoni prodotti, ma non così particolari da venire richiesti in altri paesi, che sono già produttori di vino rosso.

 

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