LAURA NOCCHIERO UNA VERA STAR DEL PIANO

Ieri sera abbiamo capito perché i suoi concerti sono trasmessi in Eurovisione dalle maggiori televisioni europee ed abbiamo capito anche perché viene invitata spesso negli Stati Uniti per tenere vari concerti nelle più prestigiose sedi della musica mondiale ed abbiamo capito infine perché è il direttore artistico di Melodica, la Rassegna concertistica che riempie l’auditorium della Camera di Commercio (e non perché sia gratis) da fare invidia ai più grandi teatri del mondo (Tokio, New York, Toronto, Mosca, Londra, Lyone per citare i più famosi o per lo meno quelli conosciuti dal vostro cronista nei cinque anni di continui pellegrinaggi con Ibla Grand Prize!), anche per la maturità del pubblico, impeccabile quanto i musicisti che si esibiscono nelle varie puntate della rassegna. Naturalmente per quei pochissimi che non l’avessero capito parliamo di Laura Nocchiero che sabato sera ha veramente incantato tutti. E dire che il repertorio è stato dei più difficili, più sofisticati, più delicati, più raffinati anche se solo con grande musica francese , solo con  musica del grande Debussy con un bis di Rossini ma con un pezzo scritto… in Francia che però ci ha fatto vedere una Nocchiero più a “portata di mano”, più frizzante, fresca ma sempre eccezionale. L’aver toccato al vostro cronista offrire i fiori finali laddove c’era gente molto, ma molto più importante compreso il decano dei giornalisti ragusani Gianni Pluchino finalmente di nuovo sulla “breccia” dopo la terribile malattia, ci ha riempito di malcelato orgoglio perché artisti come Laura Nocchiero che incontriamo per motivi professionali tutti i venerdi prima dello spettacolo di Melodica del sabato sera, è sempre bello anche dal punto di vista umano. Mai una lamentela, mai una difficoltà, mai qualcosa che non vada nel lavorare per dare sempre più “spessore”, ove fosse possibile, alla sua “Melodica” che fra poco compie la maggiore età con un grande e continuo successo., Ma vederla suonare è tutta un’altra cosa: ci si dimentica di essere così amici e cordialmente affettuosi e si guarda ad una star o meglio ad una principessa della musica e magari fra qualche anno, vista la sua giovane età, ad una regina della Musica con la “M” scritta così, in maiuscolo. Se dicessimo che siamo rimasti sorpresi (sia pure piacevolmente) dal concerto d Laura certo non le faremmo piacere, ma dobbiamo dire che alcuni passaggi, alcune raffinatezze, alcune espressioni (ad esempio del “recitato”) fanno della pianista un personaggio “imprevedibile”, di altissima statura, di eleganza straordinaria e di affabilità che conoscevamo ma non fino a questo punto. Se mai leggerà queste righe Laura Nocchiero penserà che le abbiamo voluto fare un piccolo regalo ma non è così; il grande regalo ce lo ha fatto lei che al ritorno dagli Stati uniti per una serie di concerti, ha voluto regalare ai ragusani il frutto di un lavoro metodico, intelligente, attento ed a volte solo apparentemente “normale” ma di gran classe. Non sappiamo dove possa arrivare questa pianista oltre le soglie che ha già superato, ma sappiamo con certezza che non smetterà mai di studiare, di impegnarsi nella musica e…nella vita. (Franco Portelli)

 

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