L’ATO NON E’ UNA SOCIETA’ INUTILE E DA CHIUDERE, ANZI!

Giovanni Vindigni presidente dell’Ato Ambiente (nella foto) riunisce il C.d.A. della società e mette nero su bianco sulle inadempienze dei Comuni, sulle discariche delle quali non si riesce a trovare i siti, sui soldi che i comuni devono all’Ato e che non danno, sulla pretesa di destinare le misere somme che alcuni Comuni pagano a fronte di debiti enormi, come dicono loro e non secondo un criterio di buona amministrazione. Un fiume di “rimproveri” ai Comuni con esclusione di qualche ente virtuoso che paga le rate e che non fa storie. Di raccolta differenziata neanche a parlare mentre proprio quei comuni che non fanno il proprio dovere chiedono le dimissioni del Cda dell’Ato come se il vero problema fosse questo o quel consiglio di Amministrazione. E’ arrabbiato il presidente Vindigni e lo fa anche vedere quando parla di messa in sicurezza di alcune discariche, di progettazione di altre, di impianti di compostaggio, di progettazione di captazione di biogas, del bando unico per Acate, Comiso, Chiaramonte, Monterosso, Giarratana e Scicli e sembra altresì convincente quando si riferisce ai disastri di Modica, Scicli ed al fatto che solo Ispica ha individuato il sito della nuova discarica mentre per i bandi della differenziata di Modica e Vittoria i progetti “dormono” e nessuno si sogna di tirali dai cassetti; e la quarta vasca di Scicli, già progettata è di là da venire. Insomma una bella declaratoria delle inadempienze comunali che lo rende deciso a chiedere il commissariamento di tutti i Comuni per il recupero delle somme debitorie verso l’Ato, il divieto di utilizzare le discariche da parte dei Comuni morosi , il recupero coattivo delle somme dovute. Infine la richiesta ai cittadini di dare una risposta sulla responsabilità dell’emergenza rifiuti in Provincia di Ragusa alla luce di tutte le cose dette e sottolineate. (r.r.)

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