È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
L’ASSSTENZASESSUALE AI DISABILI
16 Mar 2013 06:51
Da qualche mese, in Italia, per merito di un disabile di nome Maximiliano Ulivieri, i media hanno incominciato a parlare dell’assistenza sessuale per le persone disabili. Il tema è molto importante e riguarda principalmente il benessere psico-fisico che scaturisce dai rapporti sessuali, argomento scabroso per molti ma che purtroppo assai spesso si trova a far parte del fardello che gli handicappati sono costretti a portare, per cui in diverse nazioni d’Europa il problema viene affrontato. L’Italia, come sempre ultima quando si parla di servizi alle persone disabili, ovviamente non è tra queste e, non considerando la gravità del problema, suscita situazioni assurde che in molti casi, quando non si trovano (per pudore) aberranti soluzioni tra le mura di casa, portano a ricorrere alla prostituzione di strada, con i problemi annessi e connessi.
Ora, quanti problemi si risolverebbero se la legge Merlin venisse abrogata? Tanti, primariamente il nobile motivo per il quale nel 1958 è stata promulgata, ovvero lo sfruttamento della prostituzione, considerando che è sotto gli occhi di tutti che il fenomeno delle schiave del sesso, straniere e clandestine, usate e abusate dalle organizzazioni criminali è ormai dilagante. Secondariamente, ed è questo il motivo per cui la Mo.V.I.S. sta sollevando il problema, si potrebbero creare Case di Piacere pronte a relazionarsi col problema della disabilità ( come presto avverrà in Inghilterra http://affaritaliani.libero.it/sociale/una-casa-di-piacere-per-disabili210113.html ) o, per prendere pure in considerazione le persone che risiedono in piccoli centri urbani e quelle che non possono uscire di casa, una rete informatica per mettere in contatto elargitori e fruitori.
Forse il nostro paese non è pronto a certe innovazioni, o più semplicemente non vuole arrecare danno alla criminalità organizzata e si cela dietro motivazioni ideologiche, tutto questo però non influenza la nostra scelta di portare all’attenzione delle istituzioni anche il problema dell’assistenza sessuale ai portatori di handicap, così come già abbiamo fatto per altre tematiche e faremo per il diritto all’Autodeterminazione.
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