L’ASSOCIAZIONE TERRITORIO E IL DIBATTITO DAL TEMA “OLTRE LA CRISI DEI PARTITI”

È ormai tangibile il disagio e il disinteresse della maggior parte dei cittadini nei confronti della politica. Gli elettori sono sempre più sfiduciati e scettici verso chi governa, a tutti i livelli, o verso chi si propone di farlo. Vi è una faglia che separa nettamente il linguaggio e l’agire della politica dalle aspettative di chi vota o votava e a ciò non si può più essere indifferenti. Pertanto, i giovani dell’Associazione Territorio di Comiso hanno organizzato un incontro-dibattito per analizzare, a poche ore dalla conclusione delle Amministrative, la situazione dei partiti e del loro rapporto con gli elettori, il progressivo scollamento tra sistema dei partiti politici e base elettorale, per scandagliare i motivi che hanno portato all’approvazione dell’attuale legge elettorale cosiddetta “porcellum” e al dilagante astensionismo ad essa conseguente. L’incontro dal tema “Oltre la crisi dei partiti” si è tenuto martedì sera al Centro Servizi Culturali della cittadina casmenea e ha visto l’intervento di diversi esponenti politici.

Ad aprire i lavori il dottor Claudio Coltello, referente del gruppo comisano di Territorio, che ha introdotto il tema del dibattito parlando di crisi sociale, politica ed economica. Ha preso poi la parola l’on. Francesco Aiello, che ha posto l’accento sulla ormai ventennale separazione di una classe politica autoreferenziale dai bisogni concreti della gente, sottolineando come l’attuale crisi economica stia accentuando tale problema, che va sempre più ingigantendosi. Queste le parole dell’on. Aiello: «E’ il momento di scuotere le coscienze e di riportare la politica, quella vera e partecipata, a contatto con gli interessi della gente». A seguire, il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale, segretario dell’Associazione Territorio, oltre a riferimenti alla legge elettorale e alle concessioni di licenze per l’uso di frequenze radio-tv, ha sottolineato il fatto che l’elettorato è ormai diventato una sorta di “corpo estraneo” alla politica in un’epoca di “dittatura democratica”. Il prof. Beppe De Santis, presidente degli Autonomisti Italiani, citando alcune iniziative grazie alle quali la Sicilia e il Meridione potrebbero risollevarsi, ha così espresso la sua opinione: «Non è più tempo di delegare ad altri né la politica né il concepimento economico del nostro Paese. E’ il momento di mettere insieme le varie sapienze». In chiusura dei lavori, protrattisi fin oltre alle 22 di martedì, l’avvocato Michele Sbezzi, presidente di Territorio, ha lodato, con le parole che seguono, la nascita di associazioni non antipolitiche, ma di risposta e di partecipazione contro una situazione di stallo e di silenzio caratterizzanti l’attuale politica: «Il ritorno ad una vera democrazia partecipata – ha detto – non può che passare dal confronto, soprattutto con chi ha un’idea diversa dalla nostra. I partiti politici sono il fulcro della democrazia, ma devono tornare ad aprirsi ed a promuovere la curiosità e l’interesse della gente».

 

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