L’Asd Ragusa Calcio pareggia con la Santacaltadese

Un pareggio che non fa compiere al Ragusa quel passo in avanti auspicato alla vigilia ma che, comunque, fa proseguire la squadra azzurra nel percorso verso la salvezza. Anche perché, ieri, allo stadio Aldo Campo di contrada Selvaggio, dinanzi a una splendida cornice di pubblico che ha risposto nel modo migliore alla campagna #Difendiamola promossa dalla società, di fronte c’era una Santacaltadese che sta attraversando uno strabiliante momento di forma, così come testimoniato da alcune giocate di buon livello da parte degli ospiti.

Il Ragusa ha provato a fare la propria partita, ha iniziato con l’intensità giusta, ha cercato di contenere gli avversari, ma è stato poco incisivo in avanti. Ha creato qualche occasione ma senza mai effettuare tiri che hanno impensierito i verdeamaranto. Certo, il terreno di gioco non consente di sviluppare al meglio le giocate prestabilite in allenamento. E poi il Ragusa ha dovuto fare i conti con qualche acciaccato in organico, a cominciare da Ignacio Varela che ha stretto i denti pur di sedersi in panchina (e per giocare gli ultimi scampoli del match) nonostante avesse avuto sino alla mattinata di ieri la schiena bloccata. Uno 0-0, dunque, che scontenta entrambe le squadre.

“Gruppo ben organizzato, quello della Santacataldese, forte, che abbiamo gestito benissimo. Era un impegno gravoso. E, comunque, non hanno mai tirato in porta, eccezion fatta per il primo tempo quando abbiamo sbagliato un’uscita e Pitarresi ha risposto con i piedi a un tiro di Bonanno. In ogni caso, i miei ragazzi stanno dando prova di essere pronti a notevoli sacrifici, così come richiede la categoria. Punto per punto, dobbiamo cercare di raggiungere l’obiettivo, mai perderlo di vista”.


“Sicuramente – prosegue ancora Settineri – dobbiamo migliorare la fase d’attacco. Però, abbiamo fatto infiniti progressi per quanto riguarda la fase difensiva e per quanto concerne lo stare in partita per novanta minuti. E’ una squadra, la nostra, che in questo momento subisce poco e che cerca di imporsi. Non era facile con la Sancataldese e non saranno mai facili le partite di questo scorcio del torneo. Per i venti minuti iniziali, c’è stata, da parte nostra, grande intensità; nel secondo tempo, qualche ripartenza nostra che avrebbe potuto fare male. E poi c’è l’episodio della segnalazione del rigore, in cui sembra che l’arbitro non abbia ascoltato il suo assistente. Ripeto, a ogni modo, che dobbiamo avere pazienza, dobbiamo cercare di guadagnarci un punto dopo l’altro.

Anche noi abbiamo fatto molti passi in avanti rispetto a quando sono arrivato. La squadra è in salute, reduce da una striscia molto positiva, un filotto di cinque partite utili dove possiamo recriminare per qualche punto mancato a causa di decisioni arbitrali particolari, di un rigore sbagliato e di alcuni episodi non favorevoli. Avere costanza in questo campionato è molto difficile, anche in base agli avversari. E noi, l’abbiamo avuta sin dall’inizio. Ripeto: con i ragazzi avevamo analizzato la Sancataldese che aveva messo sotto molte buone squadre. Abbiamo cercato di capire come poterli gestire e gli azzurri hanno fatto bene perché di base c’è un grandissimo impegno da parte di tutti”.

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