L’ARS APPROVA IL DDL SUI BENEFICI AI TESTIMONI DI GIUSTIZIA

Il governo regionale ha approvato un ddl che estende le misure previste in Sicilia per i familiari delle vittime della mafia ai testimoni di giustizia. “Bisogna sostenere quanti, esponendosi con il rischio della vita, si battono per l’affermazione dei principi di legalità e giustizia”, ha spiegato il presidente Crocetta. “Spesso chi si espone rimane solo”, ha continuato, “Sono note le vicende di imprenditori che magari hanno denunciato e sono stati costretti a chiudere le proprie attività, rimanendo a volte persino senza lavoro né risorse economiche”. “E con questo ddl”, ha concluso Crocetta, “il governo regionale intende garantire queste persone, cittadini che si sono ribellati e che hanno bisogno di sentire la forza delle istituzioni e la loro vicinanza”.

“La ratio della norma”, si legge nella relazione approvata in giunta, “si pone in coerenza agli indirizzi formulati dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata che nella seduta del febbraio 2008, con l’approvazione all’unanimità della relazione sui testimoni di Giustizia, evidenziava la necessità di prevedere forme di assunzione obbligatoria nelle pubbliche amministrazioni in favore dei testimoni di giustizia, nonché dal Parlamento Europeo che, approvando nella seduta del giugno 2011 la relazione sulla criminalità organizzata nell’Unione Europea, invitava gli Stati membri a migliorare il quadro normativo con particolare riguardo ai medesimi testimoni di giustizia”.

L’obiettivo è, dunque, come si legge ancora nella relazione, “quello ad introdurre una specifica misura di natura risarcitoria tramite la quale la collettività offre e si onera di un dovuto ristoro in favore di quei soggetti i quali, a causa del prezioso apporto fornito al fine di dare maggiore incisività all’amministrazione della Giustizia ed assicurare il perseguimento di crimini gravissimi, quali quelli di carattere mafioso, si sono visti, tra l’altro, privare del proprio lavoro, ovvero di un diritto riconosciuto e tutelato dalla stessa Costituzione Italiana come inviolabile e fondamentale per ogni cittadino”.

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