LAPORTA REPLICA ALLA NOTA INTRISA DI ASTIO E LIVORE DEL CONSIGLIERE GULINO

“Certo che a leggere le esternazioni del consigliere Dario Gulino c’è da rimanere inebetiti. Una serie di improperi e contumelie a ripetizione, nei miei confronti, che non rendono onore al ruolo che ricopre. Accuse che la dicono lunga sulla considerazione che hanno della Politica, quella con la P maiuscola, beninteso, questi ragazzi a Cinque Stelle. Che non hanno remore neppure nell’offendere un “vecchietto” come me che, così come ho dimostrato in questi sei mesi, ha ancora abbastanza vitalità da ribattere colpo su colpo a tutte le “grillate” che i pentastellati riescono a mettere in campo, non foss’altro per dare risposta ai “pochi” elettori che mi hanno voluto a palazzo dell’Aquila”. Così il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta, replica alla nota piena di astio e livore diffusa ieri dal “collega” grillino. “Non capisco quale sarebbe l’affronto – aggiunge Laporta – che avrei portato avanti nei confronti di Gulino visto che pubblicamente, e in Consiglio riteniamo di poterlo fare, ho espresso la mia posizione su una vicenda che mi sta particolarmente a cuore. Avrò usato qualche frase colorita, il mio tono di voce sarà stato concitato ma sempre nel pieno rispetto istituzionale del ruolo ricoperto da Gulino. E mi spiace, dopo avere letto la nota diffusa ieri, di non poter dire altrettanto. Entrando nel merito della questione, dico che, ancora una volta, l’importante non è attribuire la paternità a questo o a quel consigliere di un determinato intervento (saranno poi gli elettori a giudicare) ma portare a casa il risultato. Purtroppo, dalle parti della maggioranza grillina sembrano soffrire più del dovuto questa situazione. E pazienza che uno nel corso degli anni abbia intessuto centinaia di rapporti, che abbia qualche capello bianco in più a testimonianza di una esperienza che non si apprende tra i banchi di palazzo dell’Aquila ma in mezzo alla gente: tutto questo a loro non va giù. Il mercato del pesce nella frazione rivierasca di Marina è una cosa troppo seria, e riguarda troppe famiglie, perché si liquidi con un semplice “abbiamo provveduto”. Sfido il consigliere Gulino a tenere un dibattito pubblico (scelga lui il luogo, l’ora e il posto) in cui esprimere sino in fondo le nostre personali opinioni sulla delicata vicenda. Come sempre, siamo perché il confronto possa portare benefici alla nostra città. Le contrapposizioni, il muro contro muro, le polemiche fini a se stesse, come andiamo sostenendo da mesi, non portano ad alcunché di costruttivo. Se noi polemizziamo, lo facciamo perché vogliamo che possano arrivare risultati positivi per la nostra città. Così come è già accaduto in decine di casi negli ultimi mesi (l’ultimo la questione delle strisce blu, giusto per portare un esempio, con la clamorosa retromarcia dell’Amministrazione). Ecco, se Gulino è disponibile, avrò modo di spiegargli due o tre cose su qual è il significato di stare tra la gente, ascoltarne gli umori e trovare le soluzioni. Senza nascondersi dietro codici e codicilli. Quello lo lasciamo fare a chi vende soltanto fumo”.

 

 

 

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