L’antica Trasversale sicula presente alla BTE di Bagheria. Nasce il docu-film sul cammino

Un tracciato antico che scorre sotto i piedi e che oggi è possibile percorrere
anche in solitaria. Il Cammino internazionale dell’Antica trasversale sicula diventa sempre più visibile e
riconoscibile. Lungo il tracciato, grazie alla disponibilità di tutti i camminatori di questa seconda edizione, sono
stati lasciati diversi simboli che rendono l’Ats pronta per essere vissuta e ri-scoperta.
Si susseguono intanto emozioni e momenti unici per i pellegrini, affascinati da leggende e tradizioni che hanno
il sapore arcaico e appagati da poter contribuire in modo sollecito e concreto al rinnovo del patrimonio arboreo
della Sicilia. I trasversali quest’anno stanno lasciando il segno del proprio passaggio non soltanto con piccoli e
propri segnali colorati ma anche con la piantumazione di palme nane, lecci, querce, melograni e altre piante
autoctone, che nel tempo, con la loro linfa accompagneranno la crescita del cammino.

Lilybeo, Corleone, Morgantina, Pergusa, Palikè sono solo alcune delle aree archeologiche in cui le giovani
piante, simbolo universale della vita, hanno trovato spazio. Un gesto simbolico, in linea con il progetto Life the
Green Link, che suggella il legame dell’Antica trasversale sicula con questa terra nella quale affonda oggi le
proprie radici.
Nel microcosmo della Trasversale, in maniera del tutto simbolica, stiamo adottando numerosi alberi che
richiamano il nostro legame con la dea Madre. Grazie agli alberi continuiamo il nostro percorso fatto di
piacevoli incontri con le amministrazioni per la scelta delle specie, di piccole cerimonie al momento
dell’adozione e nelle quali si mescolano notizie botaniche, ricordi storici, la sensibilità e i sentimenti della
cittadinanza. Tra questi tre eritrine centenarie a Trapani a rischio abbattimento, l’unico olmo rimasto a
Valledolmo, gli alberi di agrumi a Valguarnera e tanti altri alberi per ogni Comune attraversato.

Una esperienza unica resa fattiva grazie all’intraprendenza di Caffe Moak che, per l’iniziativa, da sponsor, ha
donato 50 cartelli in legno ricordando come un albero è vita, un albero è speranza, un albero è fortezza e un
anelito verso il futuro.
“Ed è così che noi pellegrini riviviamo giorno dopo giorno la a sacralità della natura – spiega Peppe De Caro -,
sotto un albero sotto il quale riposare, sotto il quale proteggerci dalla pioggia ma anche che ci nutre e ci inebria
con il suo profumo. Questo ciò che è accaduto a Buccheri dove siamo stati circondati e avvolti da millenari
uliveti che ci regalano il pregiato e caro oro giallo”.
Sferzati dal vento, bagnati dalla pioggia, intanto i trasversali continuano il progetto contribuendo a far
conoscere le bellezze di questa terrà a mostrare la forza e capacità di questo popolo isolano. Una formula di
turismo sperimentale, riconosciuta dalla Federazione delle Associazioni e dei Club UNESCO di Sicilia, in grado di
unire e creare un nesso anche storico tra Patrimonio Ambientale, naturalistico e Patrimonio storico –
archeologico – culturale. Su questa scia grazie alla sensibilità di “Terra Iblea”, sta nascendo un coinvolgente
docu film sull’Antica Trasversale sicula con immagini mozzafiato che accompagnano lo spettatore in un viaggio
lungo i millenni.

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