L’ANNOSO PROBLEMA DELL’INSABBIAMENTO DEL PORTO TURISTICO DI POZZALLO

Pescatori, appassionati di pesca sportiva e operatori portuali, non ne possono più. Il porto piccolo, perennemente strozzato dalla sabbia, da preziosa pubblica infrastruttura si è trasformato, nel corso degli anni, in problema perenne, irrisolvibile e penalizzante nei confronti di chi va per mare, per turismo, lavoro, diportismo. Ieri al Comune di Pozzallo l’ennesimo incontro con il sindaco in carica Luigi Ammatuna. Per sollecitare l’intervento risolutivo atteso da anni. Detto, fatto. Dopo avere contattato il Genio Civile e gli uffici della Regione Siciliana, il primo cittadino ha incontrato nei locali della Capitaneria di porto il comandante Andrea Tassara, l’ingegnere Ignazio Pagano del Genio Civile ed il presidente della Lega Navale Italiana, sezione di Pozzallo, ing. Luigi Tussellino.  A conclusione dell’incontro, il sindaco si è fatto carico di chiedere al Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardé, la convocazione di un tavolo tecnico. La volta buona per risolvere l’annoso problema dell’insabbiamento del porto? A meno che non si decida, ancora una volta,  di procedere come si è fatto  nel passato con il solito intervento di facciata, cosiddetto tampone, buono solo a sprecare pubblico denaro e a differire il problema di qualche mese, sono pochine, obiettivamente, le speranze di liberare definitivamente il porto piccolo dall’inesorabile aggressione della sabbia. Per la semplice ragione che le opere per la messa insicurezza del porto, finanziato con fondi europei per un importo di oltre 40 milioni di euro, comprendono anche la costruzione del molo di sottoflutto che, una volta realizzato, dovrebbe, come previsto nel progetto esecutivo, risolvere definitivamente il problema dell’insabbiamento del porto turistico, ma anche del porto commerciale, seppure marginalmente interessato. Difficile a questo punto che la Regione, in pieno clima di spending-review, possa decidere di risolvere definitivamente il problema, impegnando una certa somma, quando l’opera da realizzare per liberare definitivamente il porto dalla sabbia, è prevista nel progetto già finanziato. Queste, purtroppo, le ovvie considerazioni degli addetti ai lavori e di numerosi marittimi del luogo. Un vero busillis, dunque. Un danno inevitabile per pescatori e diportisti, che si protrarrà, molto probabilmente, chissà per quanti mesi ancora. Un altro colpo di scure per l’economia locale.

“A novembre – dice il presidente della Lega Navale Italiana, sezione di Pozzallo, ing. Luigi Tussellino – avevo lanciato un appello alle istituzioni locali affinché venisse preso in considerazione il problema dell’insabbiamento che, purtroppo, ogni anno si presenta sempre più grave, mettendo in ginocchio gli operatori del settore diportistico ed i pescatori. Ho chiesto ed ottenuto nel 2010, a nome dell’Associazione da me presieduta, l’autorizzazione a realizzare a nostre spese un canale di transito. Ma è servito a poco. Stessa soluzione, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, è stata adottata lo scorso anno, in estate inoltrata, dal Genio Civile di Ragusa con una spesa di 40.000,00. Ad ogni modo, nel corso della riunione congiunta di ieri, ci siamo dati delle scadenze per trovare una soluzione prima dell’estate. Speriamo bene”.

 

 

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