L’ANESTESIA DELLE DINAMICITÀ

Il 4 Agosto 2011 avrebbe dovuto avere il via a Marina di Ragusa la rassegna cinematografica organizzata da SEL “Indovina chi viene al cinema”, 8 film sul tema dell’immigrazione che avrebbero accompagnato fino alla fine di Settembre la platea dei villeggianti ragusani. Il perché del condizionale è presto spiegato: dopo più di un mese dalla richiesta per le varie autorizzazioni inerenti la rassegna, si arriva finalmente all’ok dell’amministrazione in data 19 Luglio a seguito di un colloquio con il Sindaco Nello Dipasquale che unitamente all’assessore al ramo Sig.ra Sonia Migliore concorda sull’opportunità di avvalersi di questa iniziativa, proposta dai giovani di SEL,  per fruire di un cineforum nel centro di Marina di Ragusa in una stagione estiva che, a causa dei forti tagli normati dallo Stato, si profilava piuttosto scarna sul piano degli eventi culturali promossi dal Comune.

Rassicurati, quindi, dal costruttivo e risolutivo colloquio provvediamo all’acquisto e al reperimento del necessario (film, proiettore, sedie) e diamo il via alla stampa di locandine e volantini fino a quando giorno 1 Agosto l’incantesimo si spegne! All’improvviso (TOSAP, esame della commissione di vigilanza, obbligo di acquisto di sedie ignifughe etc., a tre giorni dalla prima proiezione!) sopraggiungono improcrastinabili adempimenti dettati da vincoli legali in materia di spettacoli che in fase di attivazione del percorso amministrativo/burocratico legato all’evento presso il Comune erano state erroneamente (?) tralasciate o comunque non sufficientemente ed adeguatamente notiziate a tempo debito. 

L’amarezza è tanta. Non possiamo fare altro che rinunciare. Dopo aver già speso più di mille euro, non possiamo accollarci le ulteriori spese esorbitanti che ci sono state prospettate. Ci dispiace constatare come il nostro sforzo e quello dei commercianti di Marina, che si sono messi in gioco dandoci una mano per la realizzazione del cineforum, vengano mortificati dalla sterilità amministrativa concentrata più sull’immobilismo che sull’efficienza. Diceva qualcuno “ti pago per risolvere i problemi, non per crearli”. Ma questa è altra cosa.

EH no, Caro Sindaco! Non si anestetizza così poco elegantemente la vivacità culturale e sociale dei nostri cittadini più o meno giovani. Dove stanno i principi di supporto, consulenza attiva, funzionalità dell’azienda comunale? Non sarà che la burocrazia afferente l’ente pubblico alla fine trova il suo status solo nel suo autoalimentarsi, secondo i casi con pastoie lunghe e pedanti, trascurando che il suo scopo fondante è di essere al servizio del cittadino, sia esso fruitore diretto che utente promotore di un esercizio per la città? 

Confidando ancora, però, nella “reale” buona volontà del Sindaco e dell’Assessore suddetto, nonché convinti dell’oggettiva bontà e utilità sociale dell’iniziativa, proponiamo di realizzare la rassegna a fine Settembre a Ragusa città, magari in quella piazza San Giovanni che sempre più muta e deserta chiede di riprendere a pulsare, anche con iniziative culturali che la rianimino e la valorizzino come merita il Centro storico di Ragusa.

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